L’amplificatore è quel dispositivo elettronico che varia l’ampiezza d’onda, di un segnale, applicato al suo ingresso, al fine di aumentare il segnale medesimo. Parleremo di amplificatore ideale quel dispositivo che riproduce esattamente quello che ha ricevuto in entrata, però aumentato, purtroppo in realtà non esiste infatti un amplificatore capace di aumentare un segnale senza modificarlo almeno in minima parte. Il cuore di un amplificatore è il transistore
Ogni amplificatore elettronico contiene uno o più elementi attivi, collegati tra di loro in cascata mediante resistori, condensatori e induttanze e alimentate da una sorgente a tensione continua. Ogni elemento attivo costituisce uno stadio dell’amplificatore.
Lo schema base di un amplificatore è illustrato nella figura sottostante.
T è il transistor, R1 e R2 sono le due resistenze, Vi e Vo sono rispettivamente la tensione d’ingresso e la tensione d’uscita.
In questo tipo di connessione, l’emettitore viene posto a massa e il segnale d’ingresso viene applicato tra base ed emettitore mentre il segnale d’uscita si ha tra collettore e massa. La corrente di uscita è pari a quella d’entrata, moltiplicata per il fattore di amplificazione di corrente B . Si hanno anche connessioni con base a massa oppure con collettore a massa.
Approfondimento
Ci sono vari tipi di accoppiamento tra gli stati, ovvero: Accoppiamento a resistenza e capacità (RC), accoppiamento a trasformatore e accoppiamento in continua.