Componente elettronico tra i più utilizzati. Due elementi metallici separati dal vuoto o da un isolante costituiscono un condensatore. I due elementi metallici si chiamano armature e su di esse, sono in genere, presenti due cariche elettriche uguali ed opposte. Si chiama carica del condensatore quella presente sull’armatura positiva. Tra le due armature, esiste anche una differenza di potenziale che si chiama, semplicemente: “differenza di potenziale sul condensatore”. In un condensatore le cariche sono direttamente proporzionali, per cui il loro rapporto è costante e il rapporto tra la carica Q e la tensione V si chiama: “capacità del condensatore” la cui unità di misura si chiama Farad. La capacità di un condensatore può dipendere: dalla grandezza delle armature e dalla forma, dalla loro distanza e dalla presenza o meno di un isolante tra le armature.
I condensatori, possono essere fissi (più utilizzati) e varabili. (meno usati) I condensatori fissi, a loro volta, si dividono in polarizzati e non polarizzati: i primi portano impresso il valore della loro capacità, la massima tensione di lavoro e la polarità.
Tensione e polarità sono fattori molto importanti: la tensione è in relazione alle dimensioni e al costo dell’elemento, mentre la polarità viene sempre stampata sul corpo dell’ elemento, sia al terminale positivo che a quello negativo. Anche sui condensatori non polarizzati vengono stampati il valore della capacità e della tensione d’utilizzo.
Un condensatore può essere visto anche come un “serbatoio” di energia elettrica. Sotto alimentazione, immagazzina, in base alla propria capacità, energia elettrica.
Simboli