Strumento elettronico che permette di rappresentare su uno schermo bidimensionale una tensione che varia in funzione di un’altra. Lo schermo mostra due assi graduati: la scala dell’asse verticale è espressa in V/divisione; quella orizzontale, grazie a un’apposita circuiteria interna (base dei tempi), è espressa in unità di tempo per divisione. Quando l’asse orizzontale è graduato in unità di tempo, sullo schermo compare l’andamento, in funzione del tempo, della tensione rappresentata sull’asse verticale e l’o. permette di eseguire misurazioni di tensioni, intervalli di tempo, frequenza, fase ecc. Se non viene utilizzata la base interna dei tempi, anche l’asse orizzontale è graduato in V/div.
Impieghi. Qualunque grandezza fisica che, mediante un trasduttore, possa essere trasformata in una tensione a essa proporzionale è visualizzabile con l’o. Negli o. analogici (non dotati di memoria), possono essere visualizzate solo grandezze periodiche, quelle cioè che dopo un certo tempo (detto periodo) riassumono gli stessi valori. Gli o. digitali, invece, dotati di memoria, possono visualizzare anche grandezze non periodiche
oscilloscopio
Strumento elettronico che permette di determinare ampiezza e frequenza delle sinusoidi nelle quali può essere scomposto un segnale periodico non sinusoidale . La sinusoide che ha la stessa frequenza del segnale da scomporre si chiama armonica fondamentale, le altre, di frequenza multipla intera di quella della fondamentale, sono dette armoniche successive. Un a. di s. è costituito da: una serie di filtri per la separazione delle varie armoniche; un circuito di commutazione per selezionare in sequenza le uscite dei vari filtri, uno per ogni armonica componente il segnale d’ingresso; un dispositivo, chiamato generatore di rampa, che sposta la traccia luminosa sullo schermo del tubo a raggi catodici man mano che il commutatore, comandato anch’esso dal generatore di rampa, passa da un filtro all’altro, impedendo così che la traccia di una armonica si sovrapponga a quella della successiva; un tubo a raggi catodici. Gli a. di s. digitali, dopo aver campionato il segnale, lo memorizzano, e poi ne effettuano l’analisi anche con metodi matematico-statistici, utilizzando il computer incorporato nell’apparecchiatura. I metodi statistici permettono di correggere gli errori di misura commessi nella fase di campionamento, mentre quelli matematici sono alla base dell’analisi armonica.
Impieghi. Molto utilizzato nei settori delle telecomunicazioni, dell’alta fedeltà e in acustica, l’a. di s. trova numerose applicazioni anche nell’industria meccanica: nel settore aeronautico e automobilistico, per es., viene impiegato nello studio dei fenomeni che danno origine a vibrazioni.