Salve a tutti,
è da poco che mi interesso di Hi-Fi, più o meno da quando ho conosciuto un mio amico che invece la ha scelta come passione da tanto tempo e oltre ad essere un organista Hammond si costruisce i suoi diffusori da quando aveva 16 anni.
Cosciente che non posso contattarlo ogni volta che ho un dubbio, vorrei porvi alcune domande:
1) Quali sono i possibili errori di progettazione di un woofer? Ad esempio, una cassa troppo grande o troppo piccola, una cassa di multistrato piuttosto che di truciolare, la mancanza di materiale fonoassorbente e il conseguente impatto sul suono.
2) Cosa pensate degli amplificatori di classe T?
3) Usare un radiatore passivo rispetto ad un tubo del reflex che impatto ha sul suono?
4) Qual'è il segreto per ottenere un buon soundstage?
5) I cavi sono davvero così importanti?
6) Scegliereste altoparlanti RCF, Monacor o Ciare? Perché? Più in generale, cosa ne pensate delle marche che ho citato?
7) Oltre al crossover e agli altoparlanti, ci sono altri componenti elettrici che potrei aggiungere ad un eventuale diffusore per migliorare il suono?
Spero di trovarmi bene qui, vi saluto tutti [
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le tue domande si riferiscono in ambito home vero?
posso risponderti alla 1) una cassa mal progettata fa suonare il woofer in modo scorretto rendendolo irriconoscibile, nel mondo dell'elettroacustica tutto entra in gioco!!!! .
n 4) ti dico che i cavi si sono importantissimi, bisogna comprare cavi buoni x le esigenze che si hanno, l'importante che siano di buona fattura e dimenzionati alle proprie esigenze. sulla qualità bhè dipende da quello che si ha e si vuole ottenere, un cavo in argento è sprecato è inutile su un sistema di livello mediobasso.
alla n 5) ti rispondo che la rfc non la conosco, ma ciare e monacor si sono marchi che lavorano nell'ambito hi-fi da 30 anni e i loro prodotti sono di una qualità indiscutibile... certo c'è sempre di meglio ricorda!!!
Ambito home? No, direi car. Anche se non escludo di fare qualcosa anche per casa.
ok, il discorso non cambia tanto, solo che se vuoi fare un impianto i do una dritta:
1 cosa: la corrente --> più si ha una batteria buona, grande in ah e A di spunto e più si hanno benefici.
punto 2. i cavi alimentazione devono essere adeguati ai propri ampli, gli rca quelli di fascia euro 10/15 son tutti uguali, buoni quelli tec precision 20 euro, se no ci sono rca esoterici cm li chiama max che possono costare anche centinaia di euro al metro. anche importanti sono i fusibili!!!
3 punto. portiere ben insonorizzarate
4 punto. si passa alla scelta componenti, oggi in giro ci sono molte cinesate da 4 soldi e valgono tale, sul forum nel mercatino si vendono prodotti usati che potrebbero far a caso tuo xkè ottimi, sul nuovo vai sempre su marchi seri, quelli citati da te prima (monacor e ciare), coral, tec, hertz, ecc. e vai sul sicuro.
Ci sono anche cavi di segnale da più di 1500 euro al metro! [
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se sei amico di un organista hammond allora il concetto di audio perfetto per un audiofilo è totalmente diverso!
alcuni audiofili puntanto ad avere l'audio nella migliore riprodizione possibile con un effetto quasi sintetico per ottenere il massimo da un file audio..invece un musicista punta a dare emozioni nel riprodurre musica..per farla più semplice..un audiofilo vuole sentire tutte le frequenze di tutti gli strumenti allo stesso livello in modo da avere un suono completo..(poi ci sono altri fattori, ma non voglio entrare nel discorso..prendiamo solo questo fattore come paragone...) invece un musicista vuole dare un soggetto a ciò che suona e magari coprire le altre frequenze che non gli servono..non so se rendo l'idea..per un esempio pratico..un assolo di batteria che ha come soggetto rullante e piatti, si suona anche la cassa e i tom ma se vengono coperti dai piatti va bene comunque perchè era quello il tema giusto! poi c'è da dire anche che i file audio di un cd comunque non sono mai al massimo del rendimento..questo per un fattore di marketing..chi produce cd e li vende (inteso come grandi case discografiche) analizza la musica e la registra in modo da sentire bene o comunque in modo il più possibile accettabile in quelle casse e impianti audio più diffusi e la gente, salvo qualche "malato" del suono, ha impianti pessimi..quindi anche il cd deve essere fatto per essere ascoltato su impianti pessimi! poi con le varie accuratezze degli impianti si vanno a correggere le riproduzioni dei file..
quindi..per un audiofilo è importantissimo la sorgente, i cavi, gli amplificatori, le casse ed eventualmente i filtri, l'insonorizzazione e la diffusion, poi la regolazione e calibrazione con ritardi ecc..per finire il segnale riprodotto..per un musicista invece può magari andare bene anche lo stereo originale con le casse originali perchè non è importante come lo senti ma ciò che senti..
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luisa ha scritto:
se sei amico di un organista hammond allora il concetto di audio perfetto per un audiofilo è totalmente diverso!
alcuni audiofili puntanto ad avere l'audio nella migliore riprodizione possibile con un effetto quasi sintetico per ottenere il massimo da un file audio..invece un musicista punta a dare emozioni nel riprodurre musica..per farla più semplice..un audiofilo vuole sentire tutte le frequenze di tutti gli strumenti allo stesso livello in modo da avere un suono completo..(poi ci sono altri fattori, ma non voglio entrare nel discorso..prendiamo solo questo fattore come paragone...) invece un musicista vuole dare un soggetto a ciò che suona e magari coprire le altre frequenze che non gli servono..non so se rendo l'idea..per un esempio pratico..un assolo di batteria che ha come soggetto rullante e piatti, si suona anche la cassa e i tom ma se vengono coperti dai piatti va bene comunque perchè era quello il tema giusto! poi c'è da dire anche che i file audio di un cd comunque non sono mai al massimo del rendimento..questo per un fattore di marketing..chi produce cd e li vende (inteso come grandi case discografiche) analizza la musica e la registra in modo da sentire bene o comunque in modo il più possibile accettabile in quelle casse e impianti audio più diffusi e la gente, salvo qualche "malato" del suono, ha impianti pessimi..quindi anche il cd deve essere fatto per essere ascoltato su impianti pessimi! poi con le varie accuratezze degli impianti si vanno a correggere le riproduzioni dei file..
quindi..per un audiofilo è importantissimo la sorgente, i cavi, gli amplificatori, le casse ed eventualmente i filtri, l'insonorizzazione e la diffusion, poi la regolazione e calibrazione con ritardi ecc..per finire il segnale riprodotto..per un musicista invece può magari andare bene anche lo stereo originale con le casse originali perchè non è importante come lo senti ma ciò che senti..
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Mi permetto di dare il mio contributo sull'argomento: questo fenomeno è stato chiamato "loudness war" (Wiki:
http://it.wikipedia.org/wiki/Loudness_war) ed è proprio ciò di cui sta parlando Luisa, questa grande e stupida corsa al volume più elevato a scapito della dinamica e della pulizia del suono per favorire gli impiantini da 30 €, i lettori mp3...
In buona sostanza, sempre per un discorso di marketing, le case discografiche hanno deciso che è meglio far ascoltare in qualche modo "tutti" i suoni a milioni di persone che SENTONO la musica su impiantini del c***o invece di dare un prodotto di qualità a chi nell'impianto ci lascia gli stipendi e vorrebbe ASCOLTARLA...
Sì sì, vendo per tutti i veri appassionati di hifi autoradio hi-end di ultima generazione