Riprendendo l'argomento di discussione, io ho deciso che il pezzo di carta conta, ma relativamente.
A 17 anni, dopo aver ripetuto 2 volte la terza superiore, la prima per sbaglio nella scelta delle materie di studio, la seconda per problemi in famiglia che hanno avuto ripercussioni su di me, causando eventi a catena molto dispiacevoli, ho scelto di aprirmi al mondo del lavoro.
Avendo passato 2 estati con mio zio e cugini tra cantieri vari, (sono titolari di un azienda di scavi, asfalti, movimenti terra), la fatica e lo sporco non mi spaventava.
Come primo lavoro, sono entrato come magazziniere alla MediaWorld, come stagionale per il periodo di Natale.
Scaduti i termini di contratto, casa.
Dopo un paio di lavori terminati per cassaintegrazione finisco in un officina meccanica, dove sto 3 anni.
All'inizio tutto bene, dopo 3 anni tutto male. Cassa e stipendio al minimo 900€ circa. Ma contratto a tempo indeterminato.
Mi viene proposto un lavoro presso l'aeroporto di Malpensa da parte di un amico (chi si ricorda Site?? ) e dopo pensieri e contropensieri decido di rischiare.
Lascio un tempo indeterminato che non mi realizzava ne per lavoro, ne per prospettive future, ne per stipendio, e inizio un lavoro a tempo determinato 6 mesi, con promesse e soliti bla bla bla ma con la sicurezza di fare una cosa che mi piace.
PARLARE INGLESE, che è la cosa principale per me lavorativamente parlando.
Da quel giorno sono passati piu di 2 anni, ho appena raggiunto l'indeterminato, e ogni mattina, pomeriggio o notte (faccio i turni) o sabato e domenica (lavoro anche nei week end) o natale pasqua e capodanno (lavoro anche nei festivi) mi alzo con la voglia di lavorare, ho affinato ancor di piu il mio inglese (a dir la verità prediligo l'americano
) e anche se d'inverno capita che prendo il freddo e la neve, o la pioggia e in estate, come ieri, sono sotto a 40 gradi non importa, perchè ho un lavoro che mi realizza.
Ci sono i contro, il lavoro perfetto non esiste, ma sono contento, la paga non è commisurata (dove lo è oggi giorno? Ah si, in politica e nelle cariche dirigenziali) ma nonostante agli atti abbia la 3media come titolo di studio ho come colleghi di lavoro diplomati, e una laureata.
Non mi potro mai permettere un Q7, ma non posso lamentarmi.
Magari se avessi studiato sarei un impiegato da 2000€al mese minimo in qualche azienda import/export, e parlerei inglese ugualmente con i clienti, ma personalmente, sono contento del mio E', e non del SAREBBE STATO.