per ricaricare le batterie agm o gel occorre un carica batterie specifico e non uno generico... altrimenti la batteria agm si gonfia e la puoi buttare
e se le luci sfarfallano non è assolutamente necessario subito cambiare batteria... prima occorre verificare alcune cose, come gain non troppo spalcato degli amp, cavi di adeguata sezione sia sul lato amp che alternatore ( come ci ha già insegnato il nostro max) e altre cose ecc...
direi che i consigli dei nostri amici sono troppo affrettati e sbagliati...
ecco un ottimo consiglio,bravo Forno
Che cambia dalla corrente di un caricabatterie/alimentatore normale a quella di uno specifico agm?
^_^
La seconda si mette tacchi e trucco per essere più attraente?
da quel che so(ma forse erro) quelli specifici per agm e gel,sono a carica lenta,e quindi più adatti a queste batterie.
Correggimi se sbaglio
Compra una pinza amp e un multimetro un po seri e misura durante la fase.di carica.
Io imposto a 13,88v che basta e avanza e mal.che vada (batterie molto.a terra) spara sui 20A intorno.ai 14v per pochi secondi per poi stabilizzarsi piano piano a 13,88v ed.erogare 0,5A.
L'unica cosa da considerare e' che il caricatore non dia i numeri con sbalzi strani di.corrente,
i resto non cambia.
Il discorso fasi, lascia un po il tempo che trova; fasi a 14,7v-15v con diversi ampere (7-10-20) sono anche dannose.
Poi il tutto e' relativo, una batteria usata in modo.corretto e caricata anche.normalmente dura 10anni.
se lo dici te...
io l'ho provato sulla mia pelle e la batteria agm ricaricata con classico carica batterie ha solfatizzato...
Sei un danno!
La solfatazione, la stratificazione e l'essiccazione avvengono principalmente per quattro motivi:
- stoccaggio per tempo prolungato
- uso ciclico continuo e serrato (richieste sempre vicine o.superiori ad ampere spunto)
- ricarica a tensioni elevate
- naturale invecchiamento
Un normale caricabatterie o alimentatore trimmerabili non comportano nessun problema.
Un caricabatterie specifico "intelligente" (LOL) che ricarica per fasi in realtà di fasi ne compie solo 1-2 se la batteria viene caricata in tempi ragionevoli e usata con testa.
E' ovvio che se avete una batteria scarsa che sfruttate al 150% e caricate ogni 6 mesi allora e' OBBLIGATORIO caricarla per fasi (manualmente con caricabatt/alim NON specifici e trimmerabili) o automaticamente con sistemi "intelligenti"; ma la colpa e' dell'utilizzatore.
Quindi se ti e' morta e' stata colpa tua che probabilmente l'hai.sfruttata continuamente in modo estremo, e l'hai caricata a tensioni elevate e/o non ciclicamente, quando ormai era molto bassa di capacità.
(25-04-2013, 07:06 )marco206 Ha scritto: [ -> ]Compra una pinza amp e un multimetro un po seri e misura durante la fase.di carica.
Io imposto a 13,88v che basta e avanza e mal.che vada (batterie molto.a terra) spara sui 20A intorno.ai 14v per pochi secondi per poi stabilizzarsi piano piano a 13,88v ed.erogare 0,5A.
L'unica cosa da considerare e' che il caricatore non dia i numeri con sbalzi strani di.corrente,
i resto non cambia.
Il discorso fasi, lascia un po il tempo che trova; fasi a 14,7v-15v con diversi ampere (7-10-20) sono anche dannose.
Poi il tutto e' relativo, una batteria usata in modo.corretto e caricata anche.normalmente dura 10anni.
Marco sinceramente non sono d'accordo.
Le agm necessiatano tensioni di carica superiori rispetto le normali batterie. I caricabatterie elettronici infatti arrivano a 14,7 V per le agm e seguono diverse fasi prima di arrivare a quella tensione. Quindi non vedo dove sta il problema delle fasi. Ovviamente il caricabatterie va scelto in funzione delle batterie...uno non compra un caricabatterie da 20 A se deve carciare delle 40 Ah.
Sul discorso delle correnti sarebbero invece da evitare i caricabatterie classici perchè se la batteria è a terra sparano parecchia corrente per fare salire la tensione e ciò è dannoso per la batteria.
Dal fondo:
- siamo d'accordo, ma allora il caricabatterie specifico e intelligente che carica per fasi e' un paliativo per sopperire al mal trattatamento della batteria. Non una necessità primaria.
Va trovata la cura di un cattivo utilizzo, o ci vuole un buon utilizzo?
Se il pacco batterie (o la singola) e' dimensionato sia all'assorbimento, sia all'alternatore e/o all:'alimentatore in caso di raduno e viene regolarmente caricata allora non e' necessario un oggetto specifico che carica per fasi, se poi di fasi ne fa 1-2 max , dato che una volta.collegato riconosce la batteria in quasi piena efficienza.
Chiaro e' , come ho scritto sopra, che se la batteria si.carica ogni 6 mesi quando e' quasi completamente scarica allora certamente, NO al caricabatterie/alim non specifico.
Ma io non arrivo a questo punto....
- le agm/gel/ermetiche necessitano di tensioni più alte?
Definisci perchè e come
6 celle da 2,1-2,2v vanno comunque caricate a 2,3v.
Siamo d'accordo se mi dici che TOLLERANO tensioni più alte, non.che NECESSITANO.
L'unico caso dove ho visto il mio normalissimo alimentatore salire di tensione e' stato solo.dopo prove spl, saliva a oltre 14v per pochi secondi/minuti per poi stabilizzarsi ai.13,88v che ho.impostato.
Mai avuto problemi, di nessun tipo.
Sul perchè le agm necessitino di tensioni più elevate non te lo saprei dire anche perchè la chimica è una delle materie che più ho odiato nel mio corso di studi
Normalmente i caricabatterie elettronici usano 14,4 V per le comuni batterie e 14,7 per le agm.
Secondo me caricare con una tensione impostata è sbagliato. Anche se la batteria è perfettamente efficiente, nei primi istanti appena la colleghi riceve parecchia corrente e poi va diminuendo....esattamente il contrario di come dovrebbe essere.
I ho un ctek e le fasi di carica le fa sempre tutte anche se ricarichi la batteria dopo un giorno, magari sulle prime 2 fasi rimane pochi secondi ma le fa comunque tutte.