Citazione:
ma ... tra tutti quei grafici e caratteristiche che si trovano nelle schede dei componenti ciare ( x fare un es ) non ci sono i parametri necessari alla creazione dei crox ?
cmq , non ho mai pensato fosse facile autocostruirsi un crossover, forse modificandone uno si parte avvantaggiati o forse mi sbaglio, ma sono consapevole di non avere le conoscenze tecniche ne le attrezzature necessarie ( non ho nemmeno il saldatore tanto per capirci ) per addentrarmi oltre la pura teoria.
no.
e aggiungo: purtroppo...no.
e sai perchè?
perchè ( ma qui dovremmo iniziare dall' ABC della riproduzione acustica per mezzo degli altoparlanti ortodinamici) un altoparlante è un compoente elettromeccanico, e non un componente resistivo a valore fisso.
di conseguenza la sua impedenza varia al variare della frequenza.
e sappiamo che l'impedenza è uno dei valori su cui calcolare la funzione di trasferimento del filtro.
è ovvio che se varia al variare della frequenza, non possiamo sapere con esattezza quanti ohm avremo nel nostro ipotetico punto di crossover che vogliamo assegnare al diffusore, a meno di non misurare l'andamento dell'impedenza sotto carico acustico ( e in seguiito spiego perchè sotto carico...), con adeguata strumentazione di misura.
potresti dirmi: guardiamo i grafici del costruttore...!!
eh... magari fosse così semplice.
perchè a complicarci la vita, interviene il carico acustico al quale il nostro altoparlante è sottoposto.
cassa chiusa, cassa reflex, baffle infinito, sportello d'auto... ogni tipo di carico, ogni variazione di volume, di accordo, modifica sostanzialmente l'andamento dell'impedenza del nostro cono, e non solo quello.
il grafico del produttore è reealizzato in camera anecoica.
condizione perfetta per il testing dei componenti, ma assolutamente agli antipodi rispetto alla realtà d'uso quotidiano.
inoltre, secondo e importantissimo aspetto, anche se avessimo una impedenza pressochè lineare, non potremmo qomunque stabilire il filtro solo basandoci sul grafico in anecoica del produttore.
perchè?
perchè come già detto, il carico acustico, non solo modifica l'andamento (modulo) dell'impedenza... ma ne varia l'argomento (o se vogliamo semplificare... la fase elettrica), e ne varia alcuni fondamentali parametri come il Qts, e la Fs.
questo cosa comporta? che la risposta in frequenza del nostro bravo altoparlante sarà molto diversa da quella vista in laboratorio.
aggiungiamo un terzo fondamentale aspetto: l'angolo d'installazione.
tutto quanto considerato finora in relazione alla risposta in frequenza, teneva conto di un aspetto, ovvero un altoparlante che non è più in camera anecoica, ma in auto ( o in una cassa home), ma IN ASSE con il centro di ascolto.
cosa che in macchina, non avremo MAI!!!
e sappiamo benissimo che fuori asse, di 20°, avremo una risposta in frequenza diversa... a 30° ancora, a 60° ancora diversa delle prime tre, e così via.
quindi: rispetto ai grafici del produttore, noi osserviamo questi 3 fondamentali cambiamenti nel comportamento del diffusore:
- diverso andamento dell'impedenza
- diversi parametri elettroacustici in conseguenza del carico acustico
- diverso andamento della risposta in frequenza.
e stiamo ancora considerando un solo driver.
noi se va bene, ne dobbiamo mettere insieme alemno 5... 2 wf, 2 tw, e un sub.
ognuno con un diverso andamento, diversa risposta, diverso tempo di volo...
capisci perchè i grafici servono solo per "capire" che altoparlante stiamo osservando, ma non servono per realizzare un filtro passivo?
a presto, gente.
max
8 lustri e non sentirli...