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Versione completa: Ampli con molto controllo per Boston G5 ad 8ohm
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beh, BxL non è una costante ma varia in base all'impedenza quindi è un valore che tiene conto della corrente nella bobina, non indica solo la forza del magnete. Invece le perdite dovute alla cedevolezza e al peso dell'aria sono già calcolate all'interno dell'mms no?

Secondo me questa formula è un buon indicatore di alcune caratteristiche degli altoparlanti, per tirare fuori dai parametri T&S qualcosa di più dal semplice allineamento del basso.

Ma visto che ne saprai sicuramente di più allora rendici partecipi che sono tutt'orecchi, e scendi pure in tecnicismi, che è sempre un buon modo per studiare ed imparare di più.. anche se sarebbe meglio tornare in topic Smile
BxL varia principalmente in base all'escursione, altro parametro non menzionato, e quindi alla frequenza, altro parametro non menzionato.

O tieni conto di TUTTO CIÒ CHE ACCADE NELL'ISTANTE X, oppure la formula é fine a se stessa. Mms tiene conto del peso del gruppo mobile e delle parti meccaniche coinvolte nel movimento NON di perdite meccaniche ed elettriche; a quello ci pensano Qms e Qes (non menzionati nella formula, anch'essi).

Di formule empiriche ne conosco molte, questa così come l'hai riportata tu é la prima volta che la leggo, il che non la rende errata a prescindere, ma errata per concetto.

Andrebbe bene in un componente ideale, con zero perdite, cioè inesistente, ad una frequenza campione, in pratica, non regge.

Ho letto altre domande ma mi sono perso, nel caso riproponetele.
Ho capito.
A questo punto quali formule potrebbero essere corrette per capire quanto scende in basso, quanto sia veloce, preciso ed articolato un woofer o subwoofer?

Sono molto interessato all'argomento Smile
Probabilmente hai ragione, forse non tiene conto di questi fattori, anche se ho commesso un errore nel riportare la formula, BxL * mms dà un valore in m/s²Aˑ¹ ovvero :

"Accelerazione del cono Γ è:

Forza del gruppo motore diviso massa mobile
Intensità del flusso magnetico B moltiplicata per lunghezza L della bobina immersa nel traferro diviso masse mobili (massa del cono + supporto + bobina + sospensione)
espressa in metri per secondo per secondo per Ampere (unità di corrente applicata)
m/s²Aˑ¹

Il valore esprime il potere risolvente dell'unità motrice dell'altoparlante fintantoché il moto del cono rimane equiparabile a quello di un pistone"

così è scritto sull'articolo dal quale l'ho presa..

mentre per la parte restante della formula:

"L'accelerazione Γ.a del volume d'aria è:

la forza prodotta dall'equipaggio mobile dell'altoparlante divisa dalla massa in movimento (cono, bobina magnetica, sospensioni) e moltiplicata per l'area effettiva del cono (in unità del sistema internazionale, ovviamente)

la densità di flusso del campo magnetico, B, moltiplicata dalla lunghezza della bobina, L, divisa per la massa totale in movimento moltiplicata per l'area del cono (espressa in m²)

e indica la capacità del motore magnetico nell'altoparlante di muovere il cono (mentre il moto di quest'ultimo rimane quello di un pistone) e di colpirvi con la dinamica"

questa è la fonte: http://www.tnt-audio.com/clinica/driver_...ation.html http://www.tnt-audio.com/clinica/driver_...ation.html

un'altra cosa, BxL non tiene già conto del qes? la formula per ricavarla (vado a memoria) dovrebbe essere: radice quadrata di ((re²*mms)/(fs²*qes))

un errore potrebbe essere che l'accelerazione bisognerebbe moltiplicarla per il vd invece dell'sd, così tiene conto anche dell'xmax

edit.
la formula giusta è : BxL = radice quadrata di ((re²*ms)/(qes²*cms))
(28-04-2014, 20:43 )z3d Ha scritto: [ -> ]Ho capito.
A questo punto quali formule potrebbero essere corrette per capire quanto scende in basso, quanto sia veloce, preciso ed articolato un woofer o subwoofer?

Sono molto interessato all'argomento Smile

Quanto scende con buona mol/mil te lo dice la fs, di quanti lt hai più o meno bisogno te lo dice il Vas, da quale carico è più opportuno partire con il progetto te lo dice il rapporto fs/qes, quanto è smorzato, cedevole o in genere è il suo comportamento meccanico te lo dice il Qms, te lo dice Cms, come si comporta in genere al transiente te lo dice il Qts; in pratica, nei parametri "fondamentali" è racchiuso l'identikit SU CARTA del componente.

O meglio ancora abbiamo il grafico della risposta in frequenza, meglio di così!

Ci si ostina a voler sapere tutto prima del tempo, quando la cosa migliore da fare è una più o meno sommaria valutazione del componente (più o meno a seconda dell'esperienza), lavorare, avere un riscontro acustico, e uno strumentale; sovrapponi i due riscontri e prosegui nel progetto.

Che succede poi al woofer una volta che è caricato? E se c'è un condotto cosa accade allo stesso? E ai due sistemi?

Che succede poi se il woofer caricato lo mettiamo in auto?
E ad entrambi i sistemi?

Fare i precisi, cercare formule, masturbarsi il cervello alla ricerca dei dati perfetti è perdita di tempo, futile, e dannoso.

Farlo DOPO, attraverso ascolto più misurazione strumentale, è doveroso.


(28-04-2014, 20:43 )RatInACage Ha scritto: [ -> ]Il valore esprime il potere risolvente dell'unità motrice dell'altoparlante fintantoché il moto del cono rimane equiparabile a quello di un pistone"

Cioè in quante/quali occasioni?

Facile equiparare un altoparlante ad un pistone rigido per dare una formula al pubblico, senza però aggiungere in quanti/quali situazioni lo è a tutti gli effetti. (SE lo è).

Fosse nello 0,5% del moto, la formula ha nullo valore.
Fosse nel 99,5% del moto, la formula ha grande valore.

(28-04-2014, 20:43 )RatInACage Ha scritto: [ -> ]mentre per la parte restante della formula:

"L'accelerazione Γ.a del volume d'aria è:

la forza prodotta dall'equipaggio mobile dell'altoparlante divisa dalla massa in movimento (cono, bobina magnetica, sospensioni) e moltiplicata per l'area effettiva del cono (in unità del sistema internazionale, ovviamente)

la densità di flusso del campo magnetico, B, moltiplicata dalla lunghezza della bobina, L, divisa per la massa totale in movimento moltiplicata per l'area del cono (espressa in m²)

e indica la capacità del motore magnetico nell'altoparlante di muovere il cono (mentre il moto di quest'ultimo rimane quello di un pistone) e di colpirvi con la dinamica"

questa è la fonte: http://www.tnt-audio.com/clinica/driver_...ation.html http://www.tnt-audio.com/clinica/driver_...ation.html

Perchè il parametro SPL secondo te cosa descrive? Huh

(28-04-2014, 20:43 )RatInACage Ha scritto: [ -> ]un'altra cosa, BxL non tiene già conto del qes? la formula per ricavarla (vado a memoria) dovrebbe essere: radice quadrata di ((re²*mms)/(fs²*qes))

Beato te che ricordi tutte le formule a memoria, io non ricordo cos'ho appena mangiato Big Grin Dovrei riaprire i libri! Devo farlo? Blush

Che mi dici delle perdite meccaniche? Facciamo finta che oltre a funzionare come un pistone non abbia alcuna perdita da attrito? Big Grin

(28-04-2014, 20:43 )RatInACage Ha scritto: [ -> ]un errore potrebbe essere che l'accelerazione bisognerebbe moltiplicarla per il vd invece dell'sd, così tiene conto anche dell'xmax

Potrebbe molte cose, ma sarò onesto, stimo un importanza pari allo 0% periodico, per cui non saprei cos'altro aggiungere Blush

Ps, un componente di impatto dinamico ha per forza di cosa un elevato spl, ovvero componenti a più elevata dinamica sono quelli con gruppo mobile più leggero, che guarda caso hanno ridotte escursioni, e basse oscillazioni passive (ergo, al termine dell'impulso elettrico il gruppo mobile non oscilla 10min per fatti suoi ma torna in breve tempo in posizione 0 ).
bella risposta, tutto molto interessante Smile
quindi la sensibilità dBSPL è un buon indicatore della dinamica? a me sembra strano, in un doppia bobina 4+4 c'è una differenza di 6dB tra la 2 configurazioni, eppure lavorando a 8ohm il controllo, e quindi la corretta riproduzione della dinamica, è molto maggiore.. a meno che tu per dinamica non intendi l'impatto sonoro.. io per dinamica intendo che se in un brano ci sono 2 segnali, uno a -12dB e l'altro a -3dB, l'ap deve riprodurmeli con questa esatta differenza.. per esempio il sub che avevo prima, uno scrausissimo P.G. Octane, con qualsiasi brano emetteva più o meno sempre la stessa pressione sonora, quindi col jazz era inascoltabile, con il rock pure, accettabile con la dance e abbastanza buono con l'hip-hop.. col boston invece ho subito notato come l'emissione fosse molto più in linea col segnale, infatti come hai già detto è un ottimo tuttofare.. nonostante abbiano valori di efficienza e sensibilità molto simili, generano pressione sonora in maniera totalmente diversa.

Sul discorso che bisogna testarli per sapere realmente come rispondono, mi sembra abbastanza ovvio, il problema è che se devo ancora aquistarli come faccio? i vari software ti dicono come rispondono in basso, l'SPL prodotto in base ai Watt, l'escursione e la fase.. ma la dinamica? la risposta al transiente? come si comporta nella gamma alta della banda riprodotta? di solito non te lo dicono.. anche il grafico della risposta può aiutare ma una volta messo in un box ed in un ambiente la risposta cambia completamente.
bella discussione
seguo con interesse
Leggete in questo thread http://www.professionistidelsuono.net/fo...?tid=25327 al decimo messaggio

anche qui, messaggio n 22 24 25 e 28 http://www.professionistidelsuono.net/fo...?tid=20079&page=3

Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano al riguardo maxtarget e megane Exclamation
i programmi di simulazione, servono proprio per "emulare" i picchi e le risposte, su come orientivamente suona un ap, ma tali simulatori non tengono conto, che ogni automobile ha il suo modo di suonare, per farti un esempio, un sub che da me non caricava, e su certe song non dava il meglio di se, spostando il box in un altra auto completamente diversa, (opel astra gtc la mia, ford focus c max) il sub cambiava in maniera sostanziale, per cui i programmi ti possono dare un punto da cui partire, ma il miglior risultato, lo dà l'esperienza, l'ascolto, la taratura, e sopratutto la pasienza, nel non arrendersi se il suddetto sub, ci fà impazzire nella resa,

e se posso dire la mia da persona ignorante, e neofita, il suono di un sub, oltre al progetto, è anche una questione di "accoppiamento del giusto ampli", se nel tuo boston lo piloti con un ampli che sulle basse è seduto, potresti pensare che sia il sub, ma se provi un ampli votato per la medio bassa, ti potresti aspettare delle sorprese...

a me è capitato molte volte che solo cambiando l'amplificatore, sono arrivato al mio scopo, senza apportare delle modifiche al box-sub.

amici miei non hanno ancora capito, che un subwoofer anche se il progetto è curato, però nella taratura o la giusta accoppiata con un ampli, la cosa viene trascurata, impazziscono.


ho sentito impianti con gente con ap per sq tipo ad mm12, ecc ecc che in sq parlando avevano prestazioni di pulizia sulla gamma bassa inferiori ad un amico mio che monta 2 32cm cadence (sub votati per la pressione e non per la pulizia).
ma infatti, la risposta in ambiente non la danno mai.. perchè non possono, ma neanche quella teorica nell'estremo alto della banda riprodotta.. la maggior parte dei simulatori ci dicono sempre come si accorda in basso coi vari picchi e pendenze ma poco più.. per quanto riguarda l'ampli, hai ragionissima, per questo avevo aperto questo thread..

..solo che siamo andati decisamente off topic! Big Grin

mi sono sempre chiesto se avesse senso fare un piccolo "sub" utilizzando 2 165 o 200mm in passa-banda del 6o ordine opportunamente dimensionato per essere il più lineare possibile fino ai 20hz, da piazzare poi in auto misurandone la risposta in frequenza.. si otterrebbe così la risposta del veicolo in maniera precisa, così da tenerne conto nello scegliere l'accordatura del sub vero e proprio.
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