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In laboratorio usiamo alimentatori Agilent Technologies ed EA Elektro-Automatik (tipo questo, per capirci:
http://it.rs-online.com/web/p/alimentato...o/7116792/ )
Quindi a tuo avviso, per testare questa problematica posso utilizzare tranquillamente un alimentatore da banco senza accorgimenti particolari, dato che c'è pochissima corrente in gioco (il segnale musicale in ingresso all'ampli non arriva ed il gain è al minimo)?
Da evitare però di giocare con l'oscilloscopio per non incappare in spiacevoli sorprese, confermi?
L'amplificatore acceso in questa maniera è come se fosse in IDLE, mi aspetto un consumo piuttosto basso e potenze in gioco molto basse..
Come intensità il fruscìo non è allucinante, nel senso che si sente a meno di 30cm (circa) dall'orecchio; allontanandosi non lo si percepisce più.
Potrebbe anche essere trascurabile come "problema" ma dato che qualche mese fa mi si è fumato un tweeter, non vorrei che la causa fosse proprio imputabile a questo fruscìo di fondo e vorrei evitare di rischiare di bruciare altri componenti, magari piu costosi.
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Puoi provare qualunque alimentatore non è un problema. Neanche se sfruttassi un alimentatore da 100A sarebbe un problema, l'unico concetto da tenere in mente è solo quello delle masse disaccoppiate come ti ho spiegato prima.
Stesso discorso vale per l'oscilloscopio, quindi puoi giocarci tranquillamente.
Ovviamente senza segnale in ingresso e senza carico l'ampli di classe A/B e di classe D hanno una corrente di idle molto bassa, che va da 0,5A fino a 1,5A, può andare anche oltre se testi ampli eccessivamente potenti, ma non penso sia il tuo caso.
Sentire un leggerissimo fruscio a distanza inferiore a 30 cm potrebbe essere normale, ma dipende sempre dall'intensità, che a parole non è possibile quantificare.
Il tweeter quasi sicuramente non si è bruciato per il fruscio, ma più probabilmente o per un errato crossover passivo, o eccessiva potenza fornita , o eccessivo segnale distorto o infine se hai filtrato in attivo e questi ampli old school fanno il bump di spegnimento, che a lungo andare può creare danni sui tweeter.