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Versione completa: Ditemi perché...Ampli in classe D
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Ragazzi, ma perchè gli ampli in classe D sulle frequenze medie siano a dir poco orripilanti?
Diciamoci francamente una cosa!
Andiamo avanti con la tecnologia.
Negli ultimi 20 anni le auto hanno fatto passi da gigante, eppure nell'elettronica le cose migliori restano le vecchie macchine più "analogiche".

Conoscete ampli decenti in classe D full range?

Io ancora non ne ho sentiti!

Il mio vecchio Pioneer Gm 1200 è parecchio bello da ascoltare rispetto ad un moderno classe D da me provato?

Il tutto è frutto di una semplice curiosità...
E dal titolo mi rifacevo al ritornello di una canzone!
Il post l'ho scritto qui perchè non è poi tanto una divagaziono dal tema principale, e magari resta da archivio per chi in futuro cercherà notizie!
È molto semplice, ancor più semplice se sai l'analisi matematica. Altro non fa che riprodurre un integrale della curva sottesa tra due punti. La sinusoide che esce dall'ampli in classe D è un surrogato della sinusoide di ingresso e funziona in pwm e non con dati prettamente digitali che implicherebbero l'elaborazione di una serie di informazioni dovute al rapporto fra bit e freq di campionamento. Un campionamento della frequenza negli ampli in classe d c'è, ma questo è dettato dal duty cicle. Un'immagine spiega più di mille parole. La prima che trovi scorrendo la pagina spiega in parte ciò che succede.
http://web.tiscalinet.it/santacecilia/sm...itale.html
Solo che negli ampli in classe d il campionamento dell'intero segnale viene posto in rapporto con un segnale a denti di sega, che viaggia ad una determinata frequenza, tramite un comparatore. Tu percepisci strana la gamma media, così come qualunque essere umano che non abbia orecchio e cervello allenato in ambito sq, perchè a quelle frequenze l'orecchio è più sensibile. Oltre alla curva isofonica, che descrive l'andamento non lineare dell'orecchio, c'è anche una questione psicoacustica. Per esempio se aumenti di 3 db la banda tra 3khz e i 3.5 khz è come se aumentassi tutta la banda passante di 1 db. Ti dico questo, giusto per spiegare che l'orecchio è più sensibile alle freq medie. Alle freq più basse e alle estreme alte anche un orecchio allenatissimo non riuscirebbe a distinguere un classe d da un classe A o AB.
Il funzionamento del classe d lo conoscevo...E' complesso.

(23-09-2014, 04:33 )mazzolo130 Ha scritto: [ -> ]... Tu percepisci strana la gamma media, così come qualunque essere umano che non abbia orecchio e cervello allenato in ambito sq, perchè a quelle frequenze l'orecchio è più sensibile. Oltre alla curva isofonica, che descrive l'andamento non lineare dell'orecchio, c'è anche una questione psicoacustica. Per esempio se aumenti di 3 db la banda tra 3khz e i 3.5 khz è come se aumentassi tutta la banda passante di 1 db.

Perchè dici che non lo si distingue? io i classe d li trovo morti sulle medie e flebili sulle alte.
Mentre li trovo eccellenti sulle basse, sotto i 2000.
Ho un jbl ancora che più scalda più diventa cattivo sulle basse.
Capisco che "l'onda a dente di sega" evidentemente va a intaccare proprio quella gamma di frequenze.
Ma ancora non sono riusciti a correggerlo.
Ma scusa che differenza fa con chi ha l'orecchio allenato in ambito sq?
Ammesso e non concesso che ci sia un sistema di riproduzione perfetto. 0 db su tutta la banda passante che interessa l'orecchio umano cioè dai 20hz ai 20 khz anche 22 o 24 khz. tu vorresti dirmi che senti i 30 hz o i 20 khz( anche se sei giovanissimo, sotto i 20 anni per esempio, dettagliati come i 3khz o i 300 hz o i 500 hz? Io non credo proprio. Ti ragione sul discorso della qualità dei medi e degli alti, proprio perchè man mano che si riduce la lunghezza d'onda e quindi aumenta la frequenza, è possibile inserire meno impulsi dentro la sinusoide, rispetto, appunto, alle frequenze basse. E cmq non è il dente di sega in se che va a intaccare quelle freq. Ma è un problema intrinseco alla filosofia progettuale.
(23-09-2014, 08:16 )mazzolo130 Ha scritto: [ -> ]Ammesso e non concesso che ci sia un sistema di riproduzione perfetto. 0 db su tutta la banda passante che interessa l'orecchio umano cioè dai 20hz ai 20 khz anche 22 o 24 khz. tu vorresti dirmi che senti i 30 hz o i 20 khz( anche se sei giovanissimo, sotto i 20 anni per esempio, dettagliati come i 3khz o i 300 hz o i 500 hz? Io non credo proprio. Ti ragione sul discorso della qualità dei medi e degli alti, proprio perchè man mano che si riduce la lunghezza d'onda e quindi aumenta la frequenza, è possibile inserire meno impulsi dentro la sinusoide, rispetto, appunto, alle frequenze basse. E cmq non è il dente di sega in se che va a intaccare quelle freq. Ma è un problema intrinseco alla filosofia progettuale.

Aimè li sento i 30 hz sufficientemente dettagliati. Perché percepisco le vibrazioni all'orecchio.
Ad esempio, i sistemi in base reflex sono favolosi per quanto scendano in basso, ma preferisco la cassa chiusa proprio perché riesco a percepire con i timpani le vibrazioni nelle frequenze basse.
Così come sento fino ai 23000 hz. Riesco a sentire dettagli sonori anche mentre guido...riesco a sentire il bip di whatsapp del cellulare della mia ragazza mentre che e riposto sulla plancia e col volume a 35/62.
Il fatto che proprio per la sua progettazione che io lo trovo completamente innaturale nelle medio-alte. Come tecnicamente e! Come trovo troppo freddo il cd.
Mi spiace, lo so che ti possa sembrar strano che con più di 30 anni riesca a sentire frequenze molto ampie...ma sono ancora quello che apprezza e compra dischi in vinile solo perché il suono e il più vicino a quello reale.
mi può fare solo piacere se riesci a sentire dettagliatamente queste freq. Ma io ti farei fare un test. Se è così come dici tu, allora ti chiamo the sentinel. Senza trascurare il fatto che si ascolta anche con il corpo.
Mazzolo nel link che hai postato parla di inserire una piccola quantità di rumore per coprire il rumore di quantizzazione... può essere quello uno dei motivi per cui i classe D "suonano male"? Perchè il dente di sega dovrebbe essere quello che gestisce lo switching dei semiconduttori, e propriamente non entra nel segnale originario... Quindi il motivo di questa strana sonorità è appunto il campionamento sul segnale, che per quanto possa essere ad alta frequenza induce sempre una distorsione dovuta alla sua quantizzazione. Ho capito bene? (non credo eh Big Grin)
Quel sito parla della conversione digitale e non di ampli in classe d. Il grafico preso da quel sito è solo da esempio ma non gli argomenti. La quantizzazione digitale è un'altra cosa ed il rumore che si intende è rumore digitale e non frusci, humle o rumle analogici.
(23-09-2014, 08:37 )prottolino Ha scritto: [ -> ]Così come sento fino ai 23000 hz. cut...

sicuro?? sei un cane? Tongue

forse quando si è bambini si possono percepire fino a 20Khz.. ma una persona adulta difficilmente và oltre i 17Khz..

io personalmente percepisco da 15hz a 16,5Khz
Ma io non dico che non si possano percepire. Però Percepire è una cosa, ascoltare i dettagli è un'altra cosa.
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