(04-05-2020, 08:07 )rs250v Ha scritto: [ -> ]Va bene
allora in questo contesto, rispondi tu a questa domanda in modo che sia comprensibile da un neofita
(03-04-2020, 10:55 )Fabrizio Redaelli Ha scritto: [ -> ]Allora la domanda nasce spontanea: che differenza c'è tra un sub a cassa chiusa e uno con lo sfiato? E' la casa costruttrice che lo indica?
Diventa difficile, almeno per me, sono onesto, poter spiegare in parole povere modelli di comportamento.
E ti assicuro che la differenza, enorme, importante, la verifichi in analisi, e non in ascolto.
A meno che, chiaramente, non si fanno ascolti con lo stesso altoparlante, nello stesso contesto, ma progetti differenti. Ma la differenza la hai tra chiusa e chiusa, tra chiusa e reflex, tra reflex e reflex.
Questo però non giustifica dare informazioni sbagliate, che originano convinzioni errate da parte di chi apprende.
Vuoi parole comprensibili per descrivere un modello di funzionamento?
Un altoparlante per poter restituire una certa resa in gamma quantomeno mediobassa a scendere, ha bisogno di un volume di carico che annulli il fenomeno di compensazione tra le due emissioni, frontale e retrostante, che affligge per natura un altoparlante a determinate frequenze.
In un box ermetico hai una sola unità risonante, nel carico accordato, al di sopra della frequenza di accordo, due.
Troppo banale? Eppure è così.
Tu hai parlato di "picco" nel carico accordato.
In realtà il picco non è uno solo, ed in realtà anche nel box chiuso hai un picco.
Possiamo discutere di modelli di impedenza dei vari picchi, opposti nei due caricamenti, ma ti garantisco che in ascolto ceco tutto quello che sto scrivendo diventa didattica.
Diventa fondamentale se misuriamo.
Le differenze all'ascolto, più che tra due caricamenti le hai tra due sistemi. Qui si che possiamo parlare di differenze. O tra woofer.
Il mercato offre oggi altoparlanti adatti alla chiusa con sensibilità molto più basse rispetto a quelli destinati al carico accordato.
Da qui il fatto che "il bass reflex suona più forte".
E grazie al c...
Ma i progetti accordati e sono talmente vari che è inopportuno sentenziare o anche solo prevedere un comportamento univoco.
E se il comportamento non è uno solo, ma sono N, come puoi scrivere quello che hai scritto?
Riprendo l'ultima parte della domanda " E' la casa costruttrice che lo indica?".
Risposta: Se è gentile ci dice che strada intraprendere, diversamente spetta a noi attraverso la giusta interpretazione dei parametri del componente.
Marco