Eh beh... i capostipiti del progressive metal! I migliori album sono certamente i primi, dopo hanno prevalso soprattutto i tecnicismi, che a me piacciono molto ma senza una formazione musicale sono più difficili da apprezzare. Dopo che Portnoy ha lasciato il gruppo ed è arrivato Mangini secondo me sono finiti... James LaBrie ormai non ha più voce e sforza troppo (dopo 20 anni è anche giustificato), Mangini ha una tecnica da paura ma per me mette troppi virtuosismi nella sua partitura e spesso sembrano forzati... Questo gruppo ha lasciato un'impronta importante nel progressive metal (molti gruppi successivi si ispirano spesso a loro) ma quello che hanno fatto di buono appartiene al passato.
Io ti consiglio di ascoltare:
Images and Words (considerato il manifesto del progressive metal),
Awake,
Metropolis pt.2 (sarebbe da ascoltare tutto di seguito... The dance of eternity è un brano folle: oltre 100 cambi di tempo in 8 minuti, livello tecnico altissimo. Non è un caso che sia stato un punto fermo nei provini per il successore di Portnoy).
A me è piaciuto molto anche "Black Clouds & Silver Linings" e "Systematic Chaos" (più metal degli altri) anche se la critica li considera inferiori ai precedenti.
Possono non piacere ma sulla tecnica non c'è niente da dire: John Petrucci, considerato tra i migliori chitarristi viventi, ha partecipato più volte al G3 insieme a Joe Satriani e Steve Vai. Jordan Rudess, detto The Wizard e non solo per la sua barba
tastierista completo, ha all'attivo vari album da solita che però non conosco, il suo repertorio e la sua tecnica sono invidiabili (lo dice uno che ha studiato pianoforte 10 anni).
John Myung: spesso poco citato, bassista con i cosiddetti, probabilmente uno dei migliori al mondo. Suona un basso a 6 corde e la sua parte è tutt'altro che di accompagnamento... peccato che come spesso accade al basso, senza un buon sistema è difficile sentirlo bene, complice anche un mixaggio discutibile delle registrazioni.
Su Mike Pornoy c'è poco da dire... basta guardare la sua batteria e come la suona!
James LaBrie viene spesso considerato lo sfigato del gruppo... io dico che è stato un ottimo cantante (ascoltate Another Day) ma dopo un problema che ha avuto alle corde vocali secondo me non è più stato lo stesso.
I liquid tension experiment sono un gruppo strumentale composto dalla maggior parte dei DT ma anche da altri... è stato un loro progetto parallelo al gruppo principale. Qui virtuosismi e sperimentalismo sono portati al massimo: meritano di essere ascoltati anche solo per l'alto tasso tecnico dei brani.
Sarà un messaggio lungo ma quando si parla di DT mi sento chiamato in causa
anche se non è l'unico genere che preferisco.