Gian, tempo fà già mi avevi descritto con molto piacere sia da parte mia nell'ascoltarti, che dalla tua nel descrivere il tuo sistema ma, nel rileggere e vedere certe immagini, è sempre entusiasmante vedere che ci sono "ancora" persone come te, disposte a questo per mantenere piu inalterato e trasparente possibile un segnale audio... BRAVO !
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
Grazie Davide, so che ho rinunciato a molto , non è facile trovare una quadra senza nemmeno un straccio di equalizzazione, per non parlare di ritardi e DSP, anche solo testare e scegliere i componenti giusti, ma ti assicuro che l'altra faccia della medaglia è assolutamente gratificante..
Scena altissima, voci vive, basso robusto che certo non ti aspetti da un misero 16 senza bass+ o loud o artifizi vari ..
Ho lavorato molto sulla struttura "fisica" oltre ad un orientamento specifico..
Presto posterò il lavoro massiccio effettuato sulle porte, e la ciliegina saranno proprio i tw, i nuovi alloggiamenti che stiamo realizzando daranno l'impronta timbrica adeguata al sistema..
WIP
Ma andiamo avanti e completiamo la descrizione dei componenti.
Tutto il sistema è centrato su un kit a due vie formato da un woofer da 16 , trattasi di:
ORION NTENSE 6 Made in Usa, cono in fibra di carbionio,molto leggero e rigido allo stesso tempo, sospensione in gomma di discrete dimensioni, ampio parapolvere, generoso magnete di grosse dimensioni, spider ad alto profilo, cestello in acciaio ben areato e contatti separati. Un altoparlante dalle chiare carateristiche da sound quality, quasi stile pro, acquistati nuovi con scatola e targhette originali.
E' stata davvero una scoperta, messi nelle migliori condizioni possibili ( in auto ) sanno regalare un basso energico e avvolgente, apparentemente insospettabile, nonchè una mediosità chiara e presente ... la forma atipica del cestello offre una più ampia base di battuta , a favore di un fissaggio assolutamente saldo ed ermetico.
Sebbene l'aspetto sobrio, quasi timido, hanno vinto il confronto con i Tec Sq e con diversi altri prodotti di fama e costo ben superiore ( sebbene a suo tempo costavano una certa cifra ), insomma credo che per diverso tempo saranno i miei wf definitivi..
A comporre il kit e ad affiancare gli Orion, promossi a pieni voti i
MOREL MDT20:
Cupola di seta da 28mm in fangia da 10cm , un classico della nota casa made in Israele, magnete in ferrite di grosse dimensioni e dati tecnici dalle sorprendente potenziale: 8 OHM di impedenza (5,6 re effettiva ) ,90db di efficienza, per un fs da 650hz, questi solo i numeri dichiarati dalla casa.
Posizianati attualmente ai lati estremi sul cruscotto , ma in via di perfezionamento...
Che dire, straorinarie doti timbriche, anche a frequenze piuttosto basse mai fastidioso, ma ampio e preciso.. da alcuni anni presente nel mio sistema e ci rimmarra fino a sopraggiunto trapasso..
Veniamo al crossover, interamente artigianale e studiato ad hoc secondo le caratteristiche e la risposta all'ascolto dei componenti, ho voluto specificare "all'ascolto" , in quanto sono stati decisi senza il supporto di strumentazione, ma in base alle numerose sessioni d'ascolto con moltecipli configurazioni provate, in pratica ci sono voluti mesi, prima di fermarsi all'attuale struttura, e non è detto che non si voglia ancora modificare qualcosina, ma si tratta di rifinitura, dunque ma al momento mi fermo, soddisfatto del risultato.
Parlando in maniera più tecnica, si tratta di un incrocio a circa 2000hz a 12db, con ingressi separati ed entrambi i rami dispongono in serie di celle di linerizzazione secondo parametri misurati dei componenti.
Il risultato finale, sono due basi piuttosto ampie, tanto che ho deciso di collocarle all'interno del cassettino portaoggetti ( ancora da rufinire esteticamente con finestra in plexiglax ) fissandoli a una base in legno..
Ecco le foto.
Bioss c'è però da dire che tu un mezzo di trasporto non lo hai più!! Almeno, non questa 206!
Rimane comunque un signor impianto, fuori dagli schemi attuali e da ascoltare sicuramente.
E' assolutamente vero, ho sacrificato l'intera auto vista la complessità, il numero e le dimensioni dei suoi componenti, ma se volevo arrivare in fondo , è stato un compromesso che ho voluto accettare...
E' anche vero che la 206cc non è un 2 posti secchi, ma è come se lo fosse, i due mini posti posteriori non li ho mai usati, dunque il sacrificio è stato quasi favorito dal progetto stesso della vettura. D'ogni modo non me ne pento assolutamente AHAHA!