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Versione completa: Misura del toroide
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Dal titolo, sicuramente non avrete capito che cosa cerco, salve a tutti, sono una vecchio membro del forum. Non ci vediamo da parecchio tempo, ho iniziato col chiedervi consigli su alcuni altoparlanti e sono diventato un progettista di amplificatori  Big Grin

Da 3 mesi che sto studiando i principi di amplificazione, e fino ad ora sono riuscito a costruire amplificatori da 100-120Wrms 4Ohm in classe AB, ma sempre alimentati con trasformatori casalinghi. Ora sto cercando di progettarne alcuni per auto, ma mi trovo ad un punto morto: il nucleo di ferrite dei trasformatori di casa è molto grosso, perché deve trasportare molti VA. Mentre, i toroidi in ferrite in commercio, e soprattutto quelli usati negli ampli da auto, sono molto più piccoli nonostante si eroghi una potenza superiore.

Ora ho questa richiesta: per qualcuno che ha già un amplificatore smontato, o che può smontarlo, potrebbe per favore misurare il diametro esterno del toroide di alimentazione? (come in foto) E dirmi ovviamente anche il modello dell'ampli?

[Immagine: BNUyL2L.jpg]

Mi interessa specialmente se di classe AB. Grazie delle risposte.
ciao, se stai studiando gli amplificatori sicuramente starai studiando anche il modo di alimentarli, oppure stai alimentandoli solo col classico alimentatore di tipo lineare, cioè trasformatore riduttore di tensione, ponte raddrizzatore ed elettrolitico di livellamento? perchè se è così sei ben lontano dal comprendere i survoltori switching per alimentare i moduli di amplificazione qualunque essi siano, il toroidale che dici tu non è un toroidale qualunque, le caratteristiche la struttura dell'oggetto sono importanti, siccome le spire primarie sono attraversate dalla corrente continua il rischio di saturazione del nucleo è assicurato e comunque dalle spire secondarie non si avrà nessuna tensione/corrente in uscita pertanto necessita di due cose, un traferro /come per i trasformatori di uscita nei valvolari in classe A e di un sistema switch-mode in entrata che alterni la polarità della corrente (i 12 Volts della batteria) e a tal proposito ti inviterei a leggere gli scritti di Romano Bernarducci "I TRASFORMATORI PER GLI SWITCHING"...so che è una palla però una volta capiti i concetti salienti fai un po ad occhio, personalmente, dato che i nuclei toroidali di quelle dimensioni son un po irreperibili e quando si trovano costano (DISTRELEC)  preferisco cannibalizzare vecchi ampli strafusi, in genere il toroidale se non è cotto è riutilizzabile e poi è anche riavvolgibile, il rame è sovrapponibile, twistabile, saldabile, io ho utilizzato anche il cavo elettrico da 2,5mm e quello da 0,75 per citofono il fatto che sono di piccole dimensioni rispetto ai comuni trasformatori con primario 230 volts non significa che non possono erogare potenza , anzi, hai mai visto un toroidale 230-36+36 senza rame, è una misera rondella di ferroxcube, è tutto rame, a differenza di un toroidale da survoltore che ha di fatto pochissime spire ma i materiali, toroide e rame ne determinano il rendimento, anche perchè si troverà a lavorare con una serie di mosfet  (almeno quattro) sulle spire primarie che saranno 30-36-37 per due, e ovviamente almeno quattro diodi ultrafast sulle spire del secondario che 12-13 sempre per due, è una situazione gravosa per un trasformatore...ha la cosa più importante non te la ho ancora detta, non esistono alimentatori switching...a tensione duale....e silenziosi in kit, trovi dei moduli pronti sulla baya, poca roba, gli altri sono tutti singola tensione e regolabile, quindi per uso laboratorio, questo della foto sta a 20 euro spediz. gratis. dichiarato 350 watt per 32+32 volts ...fino a 250 watt funzionava bene...e ancora va, ciao per ora e buona...sana...giusta sperimentazione  [Immagine: s-l500.jpg]
Grazie della risposta, ho sempre alimentato i miei amplificatori con tensione duale, prodotta da trasformatori di corrente alternata. Quindi si, conosco i principi dei trasformatori  Tongue 


Tuttavia sono arrivato a capire a fine serata che è la frequenza di switching a determinare la grandezza del trasformatore. Ad esempio i normali con primario 220V a 60Hz sono belli grossi, proprio per questo motivo, mentre quelli degli amplificatori si aggirano oltre i 50kHz. Con questo metodo, è possibile ridurre le dimensioni del toroide. Infatti, proprio come dicevi tu, più la frequenza si sposta verso lo 0 (corrente continua) più il nucleo va in saturazione, più la frequenza è alta e più è difficile che succeda.