Marco fango
26-04-2004, 22:54
Ciao a tutti, ? il mio primo post per cui siate benevoli su incongruenze ed errori.
St? cercando di documentarmi su metodi ed autocostruzione di box per sub.
Ho infatti discreta manualit? (col legno) e mi piacerebbe, come da titolo, costruirmi un decente sub con i componenti che ho in casa.
Nello specifico ho due woofer da 16 cm.
OK, non sono i componenti pi? adatti, ma non pretendo di ottenere i 18-20hz....
Diciamo che mi piacerebbe capire se imbarcarsi in una impresa simile valga la pena o meno.
Ho cercato di documentarmi e ho notato le enormi possibilit? offerte sulla base di diverse scelte progettuali.
Cassa chiusa, reflex, push-pull e fratelli.
Prima considerazione: non ho alcun parametro delle caratteristiche elettriche dell'altoparlante.
La marca (Harmony) era una side brand di ESB (fallita non ricordo quando), per cui ho a disposizione i soli parametri fisici chiaramente misurabili con un metro.
Posso con una certa approssimazione misurare anche la corsa a disposizione del cono.
Poi?
Tali dati sono fondamentali per operare un dimensionamento del box?
Secondo: vorrei escludere di lavorare su un reflex, sono alla prima autocostruzione e non vorrei impazzire in dimensionamento di tubi, accordi, soffi e formule.
A prima scrematura di quello che ho capito (ed ? qui che chiedo TOLLERANZA....) la soluzione push pull ? dimensionabile come un qualsiasi altro schema, al quale si associa faccia a faccia il secondo woofer.
Potrei quindi dimensionare un box chiuso, levare un terzo del volume e accoppiare in controfase il secondo woofer in faccia al primo?
Terzo e forse pi? facile a spiegarsi: non datemi soluzioni come "comprati un Alpine, RCF, pincopallo da 15 pollici".
Non ho dubbi che il risultato sar? comunque un compromesso, lo scopo ? comunque di cavare sangue da una rapa, ovvero un sub che possa darmi i 50-60 hz in maniera decente e con un suono "sopportabile".
Il punto di partenza ? budget per il legno, usare le viti che ho in casa, idem la colla il silicone e le mani (quelle sono ancora gratis per fortuna).
Insomma, il portafoglio non piange pi?, sono finite pure le lacrime.
Grazie per la pazienza, ciao, Marco
St? cercando di documentarmi su metodi ed autocostruzione di box per sub.
Ho infatti discreta manualit? (col legno) e mi piacerebbe, come da titolo, costruirmi un decente sub con i componenti che ho in casa.
Nello specifico ho due woofer da 16 cm.
OK, non sono i componenti pi? adatti, ma non pretendo di ottenere i 18-20hz....
Diciamo che mi piacerebbe capire se imbarcarsi in una impresa simile valga la pena o meno.
Ho cercato di documentarmi e ho notato le enormi possibilit? offerte sulla base di diverse scelte progettuali.
Cassa chiusa, reflex, push-pull e fratelli.
Prima considerazione: non ho alcun parametro delle caratteristiche elettriche dell'altoparlante.
La marca (Harmony) era una side brand di ESB (fallita non ricordo quando), per cui ho a disposizione i soli parametri fisici chiaramente misurabili con un metro.
Posso con una certa approssimazione misurare anche la corsa a disposizione del cono.
Poi?
Tali dati sono fondamentali per operare un dimensionamento del box?
Secondo: vorrei escludere di lavorare su un reflex, sono alla prima autocostruzione e non vorrei impazzire in dimensionamento di tubi, accordi, soffi e formule.
A prima scrematura di quello che ho capito (ed ? qui che chiedo TOLLERANZA....) la soluzione push pull ? dimensionabile come un qualsiasi altro schema, al quale si associa faccia a faccia il secondo woofer.
Potrei quindi dimensionare un box chiuso, levare un terzo del volume e accoppiare in controfase il secondo woofer in faccia al primo?
Terzo e forse pi? facile a spiegarsi: non datemi soluzioni come "comprati un Alpine, RCF, pincopallo da 15 pollici".
Non ho dubbi che il risultato sar? comunque un compromesso, lo scopo ? comunque di cavare sangue da una rapa, ovvero un sub che possa darmi i 50-60 hz in maniera decente e con un suono "sopportabile".
Il punto di partenza ? budget per il legno, usare le viti che ho in casa, idem la colla il silicone e le mani (quelle sono ancora gratis per fortuna).
Insomma, il portafoglio non piange pi?, sono finite pure le lacrime.
Grazie per la pazienza, ciao, Marco