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(13-10-2011, 03:19 )marioCTi Ha scritto: (12-10-2011, 09:33 )nitro_best_360 Ha scritto: (09-10-2011, 08:06 )valerio cip Ha scritto: Salve ragazzi,ho un altro quesito da porvi (soprattutto per i Magister).
Per rodare un Rca come si deve operare?,quali tracce?,quali frequenze?,quanto tempo?,ecc...
A voi gente....
allora:
1- gianni celeste - voglio a te
2- gigi d'alessio - non dirgli mai
3- carmelo zappulla - n'attimo
queste sono alcune per rodare bene gli rca!
mettile a volume medio-alto e vedrai che bel rodaggio! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA quotooo
rodali x bene...
tanta acqua al mattino e guarda come cresce...a no aspè quella è la piantina
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13-10-2011, 07:40
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-10-2011, 07:41 da maxtarget.)
(12-10-2011, 23:22 )Forno Ha scritto: rodare???? ragazzi è rame....mica gomma
mai come stavolta, sei in errore, mio caro...
ma veramente, credete che un flusso di corrente (seppur tenue) che attraversa un conduttore metallico, non influisca sullo stesso, alla lunga?
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alla lunga potrebbe ossidarsi che io sappia... altrimenti altre mutazioni non ne sono al corrente!
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Sinceramente sono un po' perplesso. Le prestazioni del cavo nel tempo cambiano in meglio o in peggio? E cosa cambierebbe esattamente?
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le perplessità sono giuste.
i riscontri vanno appurati.
io rientravo tra gli estremisti del contrario, e mi sono dovuto ricredere.
è ovvio che occorre che il sistema a cui sono connessi, sia in grado di riprodurre i minimi dettagli, le più tenui sfumature, altrimenti è puro esercizio accademico.
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15-10-2011, 07:58
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-10-2011, 07:59 da BruNOS.)
Per quello che so gli elettroni di un conduttore in equilibrio elettrostatico si muovono in modo caotico in tutte le direzioni con velocità dell'ordine di 10^6 m/s.
In presenza di un campo elettrico queste cariche tendono ad andare in una direzione pur continuando il loro moto disordinato. La velocità di questa deriva (appunto velocità di drift) è di 10^-4 m/s.
Sono due ordini di grandezza imparagonabili. Per come la vedo io se il cavo è stato usato per due mesi di fila 24h al giorno o è rimasto fermo in garage non cambia nulla.
Sono io che ignoro qualcosa?
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15-10-2011, 21:02
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-10-2011, 21:32 da maxtarget.)
sì, bruno.. fidati.
ti ripeto che anche io ero assolutamente scettico.
e quanto da te scritto, rientra nella normale teoria delle leggi fisiche che si studiano; poi c'è chi le prende per l'assoluto, dimenticandosi che tra l'ideale e il reale ci sono piccole ma significative differenze, e chi, come un certo George Cardas (non l'ultimo arrivato sulla terra, in ambito cavi di segnale) ci dice che le cose non stanno esattamente così.
ora:
o si continua a restare scettici e si fa fede alla pura teoria della fisica;
oppure si prova senza preconcetti, e si valuta a orecchio.
ripeto inoltre: sono differenze di carattere lieve, sono "sfumature"; non aspettiamoci che un cavo ben costruito, corretto nel contesto inserito, possa trasformare una catena da mercatone in un sistema high end; ma su una catena di livello, e in cui il cavo introdotto è all'altezza, queste microdifferenze sono udibili.
Non si tratta solo o sempre di psicoacustica. anche se è ur vero che poi c'è chi solo dietro illusione di ascoltare a cieco due cavi diversi, quando in realtà ha ascoltato lo stesso identico cavo, senza vederlo.. sostiene di aver sentito differenze eclatanti.
occorre fare certe prove obiettivamente; senza preconcetti e senza l'llusione di aspettative mirabolanti.
e occorre sapere che per avere riscontri, bisogna che le prove abbiano un senso, e che il materiale che si prova sia nelle condizioni di fornirci riscontri. inutile testare un cavo Audioqueest e un cavo da Brico, su un paio di coassiali cinesi a pannello e una sorgente audiola...
un solo ultimo appunto:
attenzione che non ho mai detto, che le possibili microdifferenze, siano necessariamente migliorative.. questo non è scontato. anzi, può verificarsi il contrario.
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(15-10-2011, 21:02 )maxtarget Ha scritto: sì, bruno.. fidati.
ti ripeto che anche io ero assolutamente scettico.
e quanto da te scritto, rientra nella normale teoria delle leggi fisiche che si studiano; poi c'è chi le prende per l'assoluto, dimenticandosi che tra l'ideale e il reale ci sono piccole ma significative differenze, e chi, come un certo George Cardas (non l'ultimo arrivato sulla terra, in ambito cavi di segnale) ci dice che le cose non stanno esattamente così.
ora:
o si continua a restare scettici e si fa fede alla pura teoria della fisica;
oppure si prova senza preconcetti, e si valuta a orecchio.
ripeto inoltre: sono differenze di carattere lieve, sono "sfumature"; non aspettiamoci che un cavo ben costruito, corretto nel contesto inserito, possa trasformare una catena da mercatone in un sistema high end; ma su una catena di livello, e in cui il cavo introdotto è all'altezza, queste microdifferenze sono udibili.
Non si tratta solo o sempre di psicoacustica. anche se è ur vero che poi c'è chi solo dietro illusione di ascoltare a cieco due cavi diversi, quando in realtà ha ascoltato lo stesso identico cavo, senza vederlo.. sostiene di aver sentito differenze eclatanti.
occorre fare certe prove obiettivamente; senza preconcetti e senza l'llusione di aspettative mirabolanti.
e occorre sapere che per avere riscontri, bisogna che le prove abbiano un senso, e che il materiale che si prova sia nelle condizioni di fornirci riscontri. inutile testare un cavo Audioqueest e un cavo da Brico, su un paio di coassiali cinesi a pannello e una sorgente audiola...
un solo ultimo appunto:
attenzione che non ho mai detto, che le possibili microdifferenze, siano necessariamente migliorative.. questo non è scontato. anzi, può verificarsi il contrario.
Bravo Max dagli una bella strigliata di pelo a sti misscredenti,
Le onde quadre ci uccideranno tutti!!!!!
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Non è questione di essere miscredenti.
La fisica spiega cose ben oltre la capacità dei nostri sensi, basti pensare alla meccanica quantistica e alla relatività.
Mi state dicendo che per questo “rodaggio” che porta variazioni udibili non esiste uno straccio di spiegazione fisica? Il conduttore si ossida, il dielettrico si polarizza....insomma qualcosa deve pur succedere.
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