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Progetto Esame
#31
Buona sera.. intanto grazie per le risposte e il grande aiuto che mi mi sta dando. Ritorno a scrivere perché finalmente mi è arrivato il Kit che ho ordinato.. (single ended EL34 e ECC82) stavo valutando lo schema che mi è stato fornito e mi sono sorti dei dubbi.. per prima cosa l'alimentatore è costituito da un trasformatore con secondario 230V 250mA invece di quello che era elencato sulla lista del sito che presentava un secondario da 250V, 250mA e guardando i datasheet di entrambi i tubi consigliano un alimentazione anodica a 250V.. ora però devo ancora provare a dimensionare il circuito quindi probabilmente è stato dimensionato secondo quella tensione di alimentazione.. quello che non capisco è invece che viene utilizzato un filtro a pi greco con un induttanza di 10H e 2 condensatori di valori diverso (rispettivamente 100uF e 220uF) in parallelo ad un terzo condensatore da 220uF. Ora osservando le tabelle per il calcolo dei filtri noto che i condensatori dovrebbero essere di ugual valore e la relazione per calcolarli per un raddrizzatore a doppia semionda è C1=C2>= 2,5/(fRL) RL suppongo sia il rapporto tra la tensione di uscita dell'alimentatore (250V) e la corrente (250mA) e frequenza io ho tenuto in considerazione 50Hz (o dovrei usare 100 data la doppia semionda?!?) il valore che ottengo è cmq 4 volte inferiore a quello dei condensatori utilizzati sullo schema fornitomi con il kit..
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#32
(26-01-2012, 06:09 )Bertallo Ha scritto: per prima cosa l'alimentatore è costituito da un trasformatore con secondario 230V 250mA invece di quello che era elencato sulla lista del sito che presentava un secondario da 250V, 250mA e guardando i datasheet di entrambi i tubi consigliano un alimentazione anodica a 250V..

cambia poco. Molto probabilmente quel trafo ha rapporto spire 1:1, quindi se in casa hai 240V, esci sul secondario con 240V.
Poi raddrizzandoli e filtrandoli avrai credo almeno 280V continui.



(26-01-2012, 06:09 )Bertallo Ha scritto: quello che non capisco è invece che viene utilizzato un filtro a pi greco con un induttanza di 10H e 2 condensatori di valori diverso (rispettivamente 100uF e 220uF) in parallelo ad un terzo condensatore da 220uF. Ora osservando le tabelle per il calcolo dei filtri noto che i condensatori dovrebbero essere di ugual valore e la relazione per calcolarli per un raddrizzatore a doppia semionda è C1=C2>= 2,5/(fRL)

non indago su dove tu abbia trovato la formula ma probabilmente è per altre applicazioni. Credo che RL si riferisca ad una resistenza di carico.

Comunque un filtro a P per questa applicazione (filtro d'alimentazione) può essere fatto come si vuole. Quasi sempre il primo condensatore dopo il ponte di Graetz è più basso di quello dopo l'induttore. Questo perchè quel condensatore viene caricato istantaneamente e quindi con correnti molto alte. Se il condensatore ha troppa capacità, lo spunto farebbe saltare il ponte di Graetz.
Quindi il primo è solitamente più basso del secondo.
Inoltre il secondo, visto che con l'induttanza forma un filtro LC (passa-basso) è buona cosa che sia più grande possibile.
Mr.P Electronics
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#33
La tabella è presente in molti libri che mi son procurato per studiare questi amplificatori e trattano in modo un po generico anche gli alimentatori.. RL è appunto la resistenza di carico.. devo riguardare i calcoli che ho sicuramente sbagliato qualcosa.. in ogni caso grazie dell'aiuto.. appena ho un attimo riguardo e le faccio sapere..Smile
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#34
nel tuo caso RL non è ben definita.
Probabilmente quella formula è il dimensionamento minimo per tenere il ripple sotto una certa percentuale.
Mr.P Electronics
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#35
Sto impazzendo!! Undecided

Penso di aver trovato il modo corretto per calcolare i condensatori, il ripple etc, però ho qualche dubbio sui valori della tensione: i 230V 250mA del secondario del mio trasformatore si riferiscono al valore nominale? se si, come trovo il valore medio di tali grandezze visto che poi le formule si basano su quello?? una volta avuto il valore di corrente media (che sulla formula indicano come Idc) devo trovare il valore deltaV dell'ampiezza picco picco della tensione di ripple espresso come Idc/fC anche qui.. che condensatore prendo dei 2??
una volta avuto DV riesco a calcolare la tensione di ripple all'uscita, e infine il fattore di ripple.

(poi mi chiedevo visto che lo schema pone in parallelo al condensatore dopo l'induttore un altro condensatore di uguale capacità, devo sommarli al fine di ottenere un condensatore equivalente del doppio della capacità ottenendo quindi un nuovo circuito con solo 2 condensatori?)
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#36
Non puoi analizzare il circuito in questo modo.

Se vuoi fare un bel lavoro, ti consiglio di partire dalle simulazioni.
In particolare ti devi armare di ohmetro (magari di precisione), e ponte LC (per misura di induttanza e capacità).

Misuri l'induttanza del secondario del trasformatore d'alimentazione (c'è un modo ben preciso per farlo), e la resistenza del secondario.

Dopodichè misure l'induttanza reale del tuo induttore, e i condensatori.

Infine disegni il circuito in un simulatore (Spice, Multisim, Tina, ecc) con i dati che hai misurato, fai misurare al programma il ripple in uscita (con ovviamente il circuito a valle anch'esso fatto a simulatore).

Poi prendi il tuo circuito, e misuri il ripple fisicamente,
Confronti i due dati, quello simulato, e quello misurato, e li discuti. Dovrebbero essere simili ovviamente.


Partire dai calcoli è un approccio più complicato, anche se rigoroso.
I valori medi delle grandezze in gioco dipendono dal tipo di segnali che hai.
Per esempio per calcolare il valore medio di un 50Hz raddrizzata da un ponte di Graetz, devi scomodare un integrale. Per segnali facili, come quello appena citato, è facile calcolare il valor medio, ma per esempio per la corrente è molto più difficile perchè la tua corrente dipende dal carico. Il carico che avrai non sarà costante. Anzi, te ne accorgerai.
Calcolare il carico dal punto di vista matematico non è facile, e non ne hai gli strumenti. Inoltre, qualsiasi calcolo imposti sarà fondamentalmente errato perchè stai cercando di modellare un processo aleatorio (casuale, cioè la musica) con delle formule esatte.
Sfoci nel campo della statistica. Quindi avresti una famiglia di correnti, e dovresti calcolare statisticamente la tua corrente media (scomodando una teorica ben diversa dalla matematica classica).
Trovata questa corrente, dovresti immetterla nei calcoli.


Altro metodo, è l'ipotesi di caso peggiore. Metodo molto ingegneristico perchè basa i calcoli sulla situazione peggiore che può capitare.
Per esempio, usi come corrente, la tua corrente di picco invece che la corrente media. La corrente di picco ce l'hai sul carico minore. Dovrai quindi trovare quel'è il tuo carico minore.



Sono strade abbastanza laboriose.


Per una tesi di 5a superiore, il mio consiglio è di partire dal "goal" (l'obiettivo) e dimensionare di conseguenza.
Per esempio l'obiettivo di un filtro è quello di attenuare delle componenti armoniche.
Se tu ti poni il "goal", per esempio, di avere la componente a 100Hz attenuata di -60dB, ti costruisci un filtro, almeno in linea teorica, che ti garantisca questo obiettivo.

Per esempio sapendo che un filtro a P-greco ha un'attenuazione di -60dB/dec (3° ordine), vorrà dire che 100Hz sarà la tua decade successiva alla frequenza di taglio del filtro.
La decade prima è quindi 10Hz, e quindi la tua Ft del filtro (frequenza di taglio) dovrà essere 10Hz.

Poi prendi un libro dove spiega i filtri a P-greco e trova la formula della Ft per quel filtro.
Tieni l'induttanza come valore noto, ed anche il valore del primo condensatore. Di conseguenza calcola il valore del secondo condensatore.
Magari aumentalo del +50% per avere un bel margine tra calcolo teorico e comportamento pratico.

In questo modo hai dimensionato il tuo filtro d'alimentazione in modo elegante, ed hai centrato l'obiettivo senza scomodare integrali, simulazioni, ecc ecc.

Un tecnico spesso punta proprio questo: al risultato. Nella maniera più semplice, efficace ed elegante possibile.
Per i calcoli, i film mentali, ed il resto..ci sono gli ingegneri Tongue
Mr.P Electronics
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#37
haha grande! Smile

io pensavo di lavorare in parte anche in questo modo, nel senso che vorrei riuscire a calcolare (visti esempi su diversi manuali) in modo non ingegneristico (formule senza integrali e derivate) quegli elementi minimi che costituiscono il filtro: per esempio se i calcoli che ho fatto sono corretti (ho qualche dubbio se la corrente e tensione che ho usato che sono quelle appunto del secondario del trasformatore sono corrette per il calcolo della resistenza di carico), dicevo se sono corretti ottengo un fattore di ripple di 1,4*10^-6.
per calcolare questo sono partito dalla conoscenza del valore dei miei 3 condensatori, sommando gli ultimi 2 che sono in parallelo, e conoscendo anche l'induttanza.
Ora il mio obiettivo era fare il contrario ovvero: avendo quel trasformatore con quei valori, quell'induttore con quei valori e volendo ottenere in uscita un ripple uguale a quello calcolato prima, calcolare i condensatori del filtro(così da dimostrare i valori utilizzati). Fatto ciò, simulo il circuito su multisim e successivamente lo verifico sperimentalmente.. in questo modo presento anche dei calcoli di progetto facendo finta di conoscere solo il valore dell'induttore, e del trasformatore e "inventandomi" un ripple di uscita... stesso procedimento lo vorrei fare anche per il circuito dell'amplificatore partendo quindi dalle curve caratteristiche, e seguendo quei semplici calcoli che permettono di determinare le varie resistenze e condensatori (giustificando poi a "buon senso" se i valori sono diversi).. spero di essermi spiegato, è un po contorto Big Grin
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#38
il ripple aumenta se il carico diventa più basso.
Quindi tu non sapendo il carico, non puoi utilizzare quelle formule

ti dirò di più...il carico non è neppure puramente resistivo Wink
Mr.P Electronics
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#39
Giusto.. ero troppo preso dalla mia idea di calcolo che trascuravo il fatto che non ho a che fare con una resistenza di carico ma un ampli Confused
Allora mi sa che proverò a fare come mi ha indicato..


Non esiste nessun modo per stabilire senza troppe astrazioni un valore di ripple approssimativo entro certi limiti di variazione?
Rispondi

#40
diciamo che sotto 100mV per un alimentatore di quel tipo, va bene.
Ti serve un'oscilloscopio per poi misurarlo una volta costruito l'amplificatore.
Mr.P Electronics
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