Non puoi analizzare il circuito in questo modo.
Se vuoi fare un bel lavoro, ti consiglio di partire dalle simulazioni.
In particolare ti devi armare di ohmetro (magari di precisione), e ponte LC (per misura di induttanza e capacità).
Misuri l'induttanza del secondario del trasformatore d'alimentazione (c'è un modo ben preciso per farlo), e la resistenza del secondario.
Dopodichè misure l'induttanza reale del tuo induttore, e i condensatori.
Infine disegni il circuito in un simulatore (Spice, Multisim, Tina, ecc) con i dati che hai misurato, fai misurare al programma il ripple in uscita (con ovviamente il circuito a valle anch'esso fatto a simulatore).
Poi prendi il tuo circuito, e misuri il ripple fisicamente,
Confronti i due dati, quello simulato, e quello misurato, e li discuti. Dovrebbero essere simili ovviamente.
Partire dai calcoli è un approccio più complicato, anche se rigoroso.
I valori medi delle grandezze in gioco dipendono dal tipo di segnali che hai.
Per esempio per calcolare il valore medio di un 50Hz raddrizzata da un ponte di Graetz, devi scomodare un integrale. Per segnali facili, come quello appena citato, è facile calcolare il valor medio, ma per esempio per la corrente è molto più difficile perchè la tua corrente dipende dal carico. Il carico che avrai non sarà costante. Anzi, te ne accorgerai.
Calcolare il carico dal punto di vista matematico non è facile, e non ne hai gli strumenti. Inoltre, qualsiasi calcolo imposti sarà fondamentalmente errato perchè stai cercando di modellare un processo aleatorio (casuale, cioè la musica) con delle formule esatte.
Sfoci nel campo della statistica. Quindi avresti una famiglia di correnti, e dovresti calcolare statisticamente la tua corrente media (scomodando una teorica ben diversa dalla matematica classica).
Trovata questa corrente, dovresti immetterla nei calcoli.
Altro metodo, è l'ipotesi di caso peggiore. Metodo molto ingegneristico perchè basa i calcoli sulla situazione peggiore che può capitare.
Per esempio, usi come corrente, la tua corrente di picco invece che la corrente media. La corrente di picco ce l'hai sul carico minore. Dovrai quindi trovare quel'è il tuo carico minore.
Sono strade abbastanza laboriose.
Per una tesi di 5a superiore, il mio consiglio è di partire dal "goal" (l'obiettivo) e dimensionare di conseguenza.
Per esempio l'obiettivo di un filtro è quello di attenuare delle componenti armoniche.
Se tu ti poni il "goal", per esempio, di avere la componente a 100Hz attenuata di -60dB, ti costruisci un filtro, almeno in linea teorica, che ti garantisca questo obiettivo.
Per esempio sapendo che un filtro a P-greco ha un'attenuazione di -60dB/dec (3° ordine), vorrà dire che 100Hz sarà la tua decade successiva alla frequenza di taglio del filtro.
La decade prima è quindi 10Hz, e quindi la tua Ft del filtro (frequenza di taglio) dovrà essere 10Hz.
Poi prendi un libro dove spiega i filtri a P-greco e trova la formula della Ft per quel filtro.
Tieni l'induttanza come valore noto, ed anche il valore del primo condensatore. Di conseguenza calcola il valore del secondo condensatore.
Magari aumentalo del +50% per avere un bel margine tra calcolo teorico e comportamento pratico.
In questo modo hai dimensionato il tuo filtro d'alimentazione in modo elegante, ed hai centrato l'obiettivo senza scomodare integrali, simulazioni, ecc ecc.
Un tecnico spesso punta proprio questo: al risultato. Nella maniera più semplice, efficace ed elegante possibile.
Per i calcoli, i film mentali, ed il resto..ci sono gli ingegneri