27-12-2013, 09:11
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-12-2013, 10:37 da theus.)
Avevo deciso di cambiare gli altoparlanti di un paio di vecchie casse AR28s (e ho fatto due oo così a Max chiedendo preventivi) poi mi sono detto, ma risparmiare e vedere se riesco a rigenerarle??
E così ho cercato in rete e mi sono messo all'opera.
Questi gli strumenti necessari, come vedete molto economici, un pennellino, colla vinilica, solvente (nel mio caso, per unghie, rubato alla fidanzata) e una taglierina poco visibile in foto.
Ho preso le sospensioni della Ciare, mi pare per una dozzina di €.
Il lavoro si può fare ovviamente anche con le sospensioni in gomma (se quelle originali sono in gomma! insomma foam per foam e gomma per gomma, dato che i woofer sono studiati per avere quel tipo di sospensione e non un'altra), in questo caso servirà una colla specifica.
Allora, i woofer, una serie Ciare degli anni '80 dal codice impronunciabile, si presentavano così, con la sospensione avente una consistenza tipo chewing gum, che non si può capire dalla foto, ma assicuro che si appiccicava alle dita da quanto era squagliata...
Primo passo, staccare la flangia in carta pressata/poliuretano espanso (che tanto non mi serviranno mi sono detto...sbagliato! poi mi sono servite)
Ecco come si presentavano dopo una sommaria ripulita
Dopodichè ho tolto tutta la sospensione schifosa
Notare il particolare del residuo attaccato al cestello, per toglierlo grossolanamente non ho usato strumenti ma solo le dita, sfregando di brutto per togliere la melma di colla/foam, per non raschiare il metallo
Ora, pulizia totale di questo residuo dal cestello, passando il solvente con un pannetto in cotone (vabeh nella foto avevo già pulito anche il cono, ma fate finta di non vedere...)
Poi, pulizia del cono in carta: sempre solvente con pannetto, sfregare energicamente e con dolcezza allo stesso tempo, per non rischiare di deformare la carta, fino a togliere tutto il residuo possibile.
E questo è il risultato della pulizia, purtroppo non sono riucito a fare di meglio perchè il foam era talmente cotto che ha penetrato in fondo (oops un po' forte questa espressione...) la carta del cono ed è rimasto un alone non proprio bellino.
Tuttavia ciò non ha pregiudicato il risultato finale.
Ora c'è un passaggio tanto delicato quanto fondamentale.
Centratura del cono affinchè oscilli esattamente in asse con il pistone interno.
Ciò evita che il traferro e la bobina possano sfregare se decentrati, con esiti deleteri facilmente immaginabili.
Per fare ciò si deve prima tagliare con precisione la cupola para polvere, proprio alla base della stessa, inserendo la lama del taglierino per una frazione di millimetro, il tanto necessario per tagliare il sottile velo di carta, EVITANDO con cura di tagliare i filetti di rame!!!!!
Consiglio di non tagliare interamente a 360° per tutta la circonferenza ma fermarsi a 355° in modo tale che la cupola non si stacchi completamente, consentendo poi di rimetterla in sede e incollarla con precisione al 100%
Segue nel messaggio successivo...
Ed ecco la cupola scoperchiata, verrete presi dalla morbosità di vedere cosa c'è dietro...rimarrete un po' delusi però!!
Secondo passaggio della centratura.
Tagliare un pezzo di carta non troppo sottile (si può usare un pezzo di pellicola fotografica, un negativo, quello che volete, purchè leggermente rigido).
Lo spessore del pezzo di carta deve essere tale che entri esattamente, senza gioco, nello stretto spazio che si crea attorno al traferro.
Inserirlo fino in fondo, adagio, per non fare danni (fate da bravi...).
Una volta inserito il pezzo di carta il cono non potrà spostarsi lateralmente e sarà quindi perfettamente centrato.
Attenzione, si consiglia vivamente questa procedura, perchè in caso di leggerissime inclinazioni (parliamo di frazioni di grado) avremo il problema suddetto dello sfregamento, il che ci imporrà di smontare tutto e ripartire, con tutte le difficoltà del caso, e con ampia e irrefrenabile voglia di buttare tutto dalla finestra.
Comunque, se avete fatto tutto bene, questo sarà il risultato
Questo è il mio aiutante decisamente interessato alla procedura, senza di lui non ce l'avrei mai fatta....
Ora passiamo all'incollaggio.
Stendere un velo di colla sull'intera circonferenza della zona interessata.
Alcuni preferiscono mettere la colla direttamente sulla sospensione (più che altro per evitare colature), io no, perchè mi è risultato più pratico stenderla sul cono ed ha reso più semplice la successiva posa del foam.
Pigiare delicatamente, ma con la consueta decisione, la sospensione sul cono in modo che aderisca bene.
Consiglio, dato che la colla all'inizio è molto liquida e non fa per nulla "presa rapida", riprendere dopo una mezz'oretta e ri-pigiare quando la colla sarà un po' più addensata.
Ed ecco gli ap con le sospensioni applicate al cono, un po di sbavatura è inevitabile, almeno per me che ero alla prima volta e me ne è scappata un po' troppa
Aiutarsi col pennellino per togliere gli eccessi.
Non vi state chiedendo perché ho messo quelle pile?
I niubbi penseranno che ormai stavo impazzendo, i più scaltri avranno già capito.
Servono per alzare il cono con la piccola carica da 1,5v in modo da evitare che la parte interna della sospensione rimanga più bassa di quella esterna, creando una flessione che può compromettere l'incollatura.
Questa è simpatica no? (l'ho copiata spudoratamente...)
Nella parte interna, cioè nella parte estrema del cono, mi si è creata una piccola zona "aperta" senza colla.
Nessun problema, mi sono armato di siringa e ho applicato un po' di colla (nella foto sembra molta, in realtà è pochissima, il tanto di fare una piccola guarnizione) per un'adesione totale.
Poi ho applicato la colla sul cestello e messo in sede la sospensione.
Dato che la stessa non era perfettamente aderente al metallo, ho applicato sopra la flangia (vi ricordate quella che avevo già buttato nel cestino!) e bloccato con mollette.
In questo modo si attaccherà perfettamente...
A questo punto non resta che riattaccare la cupola, spennellando pochissima colla sulla zona di taglio.
Con l'accortezza descritta sopra, tornerà esattamente nella sua sede originaria per un incollaggio perfetto.
Anzi no! Prima di incollarla, girate il woofer col cono verso il basso e soffiate al centro per far uscire eventuali estranei non graditi inseritisi al suo interno.
Ed ecco il lavoro finito
Ed ecco un particolare
Ed ecco le vecchie signore rifatte belle come due babbione in cerca di nuovi successi.
Certo si vede un po' troppa colla di sbavatura, resa ancora più evidente dal flash, ma come mio primo lavoro non c'è male.
Il suono è quello di un tempo e i bassi sono finalmente tornati a farsi sentire come trent'anni fa!!
Vedrò di togliere quel po' di ruggine nei rivetti dei tweeter.
Inoltre è in arrivo una coppia di condensatore Mundorf MCap che ringiovanirà il filtro del 2° ordine dei tweeter.
(Il woofer è libero di andare dove gli pare, così parlò AR).
Altra miglioria saranno i connettori dorati, in luogo di quegli schifidi in ferraccio che non si possono vedere, e cavetteria interna OFC.
Saranno pur sempre due casse di trent'anni fa, di non eccelso livello, ma mi piace metterle nelle migliori condizioni possibili.
Spero che il tutorial possa servire a chi vuole provare a cimentarsi in questo lavoro DIY, ringiovanendo le proprie vecchie glorie!
E così ho cercato in rete e mi sono messo all'opera.
Questi gli strumenti necessari, come vedete molto economici, un pennellino, colla vinilica, solvente (nel mio caso, per unghie, rubato alla fidanzata) e una taglierina poco visibile in foto.
Ho preso le sospensioni della Ciare, mi pare per una dozzina di €.
Il lavoro si può fare ovviamente anche con le sospensioni in gomma (se quelle originali sono in gomma! insomma foam per foam e gomma per gomma, dato che i woofer sono studiati per avere quel tipo di sospensione e non un'altra), in questo caso servirà una colla specifica.
Allora, i woofer, una serie Ciare degli anni '80 dal codice impronunciabile, si presentavano così, con la sospensione avente una consistenza tipo chewing gum, che non si può capire dalla foto, ma assicuro che si appiccicava alle dita da quanto era squagliata...
Primo passo, staccare la flangia in carta pressata/poliuretano espanso (che tanto non mi serviranno mi sono detto...sbagliato! poi mi sono servite)
Ecco come si presentavano dopo una sommaria ripulita
Dopodichè ho tolto tutta la sospensione schifosa
Notare il particolare del residuo attaccato al cestello, per toglierlo grossolanamente non ho usato strumenti ma solo le dita, sfregando di brutto per togliere la melma di colla/foam, per non raschiare il metallo
Ora, pulizia totale di questo residuo dal cestello, passando il solvente con un pannetto in cotone (vabeh nella foto avevo già pulito anche il cono, ma fate finta di non vedere...)
Poi, pulizia del cono in carta: sempre solvente con pannetto, sfregare energicamente e con dolcezza allo stesso tempo, per non rischiare di deformare la carta, fino a togliere tutto il residuo possibile.
E questo è il risultato della pulizia, purtroppo non sono riucito a fare di meglio perchè il foam era talmente cotto che ha penetrato in fondo (oops un po' forte questa espressione...) la carta del cono ed è rimasto un alone non proprio bellino.
Tuttavia ciò non ha pregiudicato il risultato finale.
Ora c'è un passaggio tanto delicato quanto fondamentale.
Centratura del cono affinchè oscilli esattamente in asse con il pistone interno.
Ciò evita che il traferro e la bobina possano sfregare se decentrati, con esiti deleteri facilmente immaginabili.
Per fare ciò si deve prima tagliare con precisione la cupola para polvere, proprio alla base della stessa, inserendo la lama del taglierino per una frazione di millimetro, il tanto necessario per tagliare il sottile velo di carta, EVITANDO con cura di tagliare i filetti di rame!!!!!
Consiglio di non tagliare interamente a 360° per tutta la circonferenza ma fermarsi a 355° in modo tale che la cupola non si stacchi completamente, consentendo poi di rimetterla in sede e incollarla con precisione al 100%
Segue nel messaggio successivo...
Ed ecco la cupola scoperchiata, verrete presi dalla morbosità di vedere cosa c'è dietro...rimarrete un po' delusi però!!
Secondo passaggio della centratura.
Tagliare un pezzo di carta non troppo sottile (si può usare un pezzo di pellicola fotografica, un negativo, quello che volete, purchè leggermente rigido).
Lo spessore del pezzo di carta deve essere tale che entri esattamente, senza gioco, nello stretto spazio che si crea attorno al traferro.
Inserirlo fino in fondo, adagio, per non fare danni (fate da bravi...).
Una volta inserito il pezzo di carta il cono non potrà spostarsi lateralmente e sarà quindi perfettamente centrato.
Attenzione, si consiglia vivamente questa procedura, perchè in caso di leggerissime inclinazioni (parliamo di frazioni di grado) avremo il problema suddetto dello sfregamento, il che ci imporrà di smontare tutto e ripartire, con tutte le difficoltà del caso, e con ampia e irrefrenabile voglia di buttare tutto dalla finestra.
Comunque, se avete fatto tutto bene, questo sarà il risultato
Questo è il mio aiutante decisamente interessato alla procedura, senza di lui non ce l'avrei mai fatta....
Ora passiamo all'incollaggio.
Stendere un velo di colla sull'intera circonferenza della zona interessata.
Alcuni preferiscono mettere la colla direttamente sulla sospensione (più che altro per evitare colature), io no, perchè mi è risultato più pratico stenderla sul cono ed ha reso più semplice la successiva posa del foam.
Pigiare delicatamente, ma con la consueta decisione, la sospensione sul cono in modo che aderisca bene.
Consiglio, dato che la colla all'inizio è molto liquida e non fa per nulla "presa rapida", riprendere dopo una mezz'oretta e ri-pigiare quando la colla sarà un po' più addensata.
Ed ecco gli ap con le sospensioni applicate al cono, un po di sbavatura è inevitabile, almeno per me che ero alla prima volta e me ne è scappata un po' troppa
Aiutarsi col pennellino per togliere gli eccessi.
Non vi state chiedendo perché ho messo quelle pile?
I niubbi penseranno che ormai stavo impazzendo, i più scaltri avranno già capito.
Servono per alzare il cono con la piccola carica da 1,5v in modo da evitare che la parte interna della sospensione rimanga più bassa di quella esterna, creando una flessione che può compromettere l'incollatura.
Questa è simpatica no? (l'ho copiata spudoratamente...)
Nella parte interna, cioè nella parte estrema del cono, mi si è creata una piccola zona "aperta" senza colla.
Nessun problema, mi sono armato di siringa e ho applicato un po' di colla (nella foto sembra molta, in realtà è pochissima, il tanto di fare una piccola guarnizione) per un'adesione totale.
Poi ho applicato la colla sul cestello e messo in sede la sospensione.
Dato che la stessa non era perfettamente aderente al metallo, ho applicato sopra la flangia (vi ricordate quella che avevo già buttato nel cestino!) e bloccato con mollette.
In questo modo si attaccherà perfettamente...
A questo punto non resta che riattaccare la cupola, spennellando pochissima colla sulla zona di taglio.
Con l'accortezza descritta sopra, tornerà esattamente nella sua sede originaria per un incollaggio perfetto.
Anzi no! Prima di incollarla, girate il woofer col cono verso il basso e soffiate al centro per far uscire eventuali estranei non graditi inseritisi al suo interno.
Ed ecco il lavoro finito
Ed ecco un particolare
Ed ecco le vecchie signore rifatte belle come due babbione in cerca di nuovi successi.
Certo si vede un po' troppa colla di sbavatura, resa ancora più evidente dal flash, ma come mio primo lavoro non c'è male.
Il suono è quello di un tempo e i bassi sono finalmente tornati a farsi sentire come trent'anni fa!!
Vedrò di togliere quel po' di ruggine nei rivetti dei tweeter.
Inoltre è in arrivo una coppia di condensatore Mundorf MCap che ringiovanirà il filtro del 2° ordine dei tweeter.
(Il woofer è libero di andare dove gli pare, così parlò AR).
Altra miglioria saranno i connettori dorati, in luogo di quegli schifidi in ferraccio che non si possono vedere, e cavetteria interna OFC.
Saranno pur sempre due casse di trent'anni fa, di non eccelso livello, ma mi piace metterle nelle migliori condizioni possibili.
Spero che il tutorial possa servire a chi vuole provare a cimentarsi in questo lavoro DIY, ringiovanendo le proprie vecchie glorie!
Da MaxTarget:
"se a monte c'è "mer**", non c'è dac o dsp che tenga.
processi, equalizzi, ritardi.. mer**".
"se a monte c'è "mer**", non c'è dac o dsp che tenga.
processi, equalizzi, ritardi.. mer**".