09-05-2010, 02:03
A volte riuscite a farmi sentire in imbarazzo, quando evocate miei interventi.
tengo a precisare per francesco che non mi conosce, così come per eventuali altri lettori che sanno poco di me, che non mi reputo un guru, un "arrivato", un espertone..nè tantomeno un santo (luigi, te possino...[]).
ciò detto, cercherò di essere il più sintetico possibile (compito arduo...).
Francesco; innanzitutto ti prego.. non chiamarmi sig. Max... [V]
semplicemente Max va benissimo. []
andando nel concreto, capisco perfettamente la tua posizione. anche il sottoscritto subisce tuttora "reazioni cutanee allergiche" di fronte alla scritta "made in china" o made in "PRC". come molti utenti vecchi sanno bene, io riesco ancora a gioire, e a contagiare gli altri con il mio entusiasmo(come un bimbo a cui si regala un giocattolo tanto desiderato), quando riesco a mettere le mani su un Powerplate, piuttosto che un Audio Art, un Autotek Mean o Street Machine, o un PPI Art o PC prima versione, o ancora un Hcca G1 o G2, e così via... di alcuni lustri fa.
Ma dobbiamo anche guardare avanti, e dobbiamo purtroppo rassegnarci nosto malgrado alle strategie commerciali delle aziende da cui attingiamo il prodotto per lavorare e sopravvivere. come ti dicevo, Monacor (che ripeto; non è l'azienda primaria, nel contesto della mia attività; per cui non ho nessun particolare motivo di interesse nell'elogiarla; se lo faccio è solo per onestà intellettuale) è una multinazionale enorme per struttura, personale, know-how (quasi 50 anni di crescita continua); e riesce, a differenza di piccoli importatori che sono costretti a "prendere quello che passa il convento", a farsi produrre su specifica mantendendo prezzi competitivi, visto che ha una trentina di filiali in tutto il mondo (e quindi produce enormi quantità di pezzi per modello). e sono tedeschi... il che non guasta; nel senso che avranno mille difetti, ma professionalmente sono seri, e se un prodotto vale 2, te lo propongono a 2, e non a 12 (come certe autentiche rapine a mano armata tipiche di alcune, per fortuna poche, aziende nostrane).
E'altresì evidente che abbracciando settori vasti come l'audio, il PA, la componentistica in genere e altri settori ancora, e per un'utenza di carattere mondiale, non è pensabile che tutti i prodotti a catalogo possano essere confacenti alle nostre esigenze o ai nostri gusti; occorre quindi (cosa che io faccio tuttora, e di tasca mia) prendersi la briga di studiarsi a fondo il catalogo, sentire i propri interlocutori di fiducia in azienda, individuare i potenziali componenti interessanti, e testarli sulla propria pelle. ad oggi posso dire che su un campione di circa 300 articoli testati, che vanno dai vari tipi di pannelli fonoimpedenti, a vari modelli di cavi, ad altoparlanti di vari diametri e per diversi impieghi, alla componentistica elettrica ed elettronica in genere, un buon 50% non mi ha particolarmente entusiasmato; l'altro 50% lo divido tra discretamente interessante e decisamente interessante; quindi una buona percentuale, se consideriamo che NON è una azienda specializzata automotive.
Capisco anche che tu possa aver avuto esperienze poco esaltanti; non sei certo il primo, non sarai l'ultimo. il 176 per esempio, è un componente non esattamente plug&play in configurazione car; richiede un minimo di studio sul suo utilizzo al di fuori di un contesto home, per farlo rendere bene in auto; mi riferisco quindi sia all'installazione che all'amplificazione , all'accoppiamento con le vie superiori e inferiori, e ad una taratura accurata; ma se impari a conoscerlo e a gestirlo, è in grado di sorprendere; sempre comparandolo con componenti pari costo, non certo con un ML1600 o un Elate, tanto per fare due nomi.
Non perdiamo di vista il fatto che ormai l'estremo oriente (non certo il costoso e avanzato Giappone...) è parte integrante del progetto costruttivo di praticamente tutto quello che di elettronico utilizziamo; foss'anche un operazionale, un chip, una pcb, un connettore, un centratore, una batteria di componenti reattivi.. è difficilissimo, e solo a fronte di costi davvero esorbitanti, poter avere prodotti audio-video che non hanno nulla di cinese o taiwanese, malese, thailandese,indiano, koreano o di singapore a bordo. e di esempi anche eclatanti ne potremmo fare a bizzeffe (e sai certo a quali marchi e prodotti io mi riferisca), ma meglio non dare adito ad ulteriori moti di piazza.
infine una precisazione sul perchè molti utenti di questo forum, a differenza di altrove, siano soddisfatti del prodotto monacor con il quale hanno avuto a che fare;
- si sono avvalsi del fatto che io abbia agito da beta-tester, quindi sapendo in anticipo se il prodotto poteva riscontrare le loro esigenze di massima o meno, evitando quindi di acquistare allo sbaraglio, e potendo anche risparmiare qualche soldo rispetto ad altro;
- si sono anche psicologicamente bendisposti per il fatto che hanno usufruito delle mie esperienze con i prodotti proposti-venduti, che li hanno messi in condizione di non tribolare troppo per farli suonare decentemente.
considera che avrei potuto proporre-vendere ben altro, vista la abbondante disponibilità di marchi con cui collaboro; e probabilmente (anzi, sicuramente) con una fatica minore, e un ritorno economico più allettante; ma fondamentalmente a me interessa la soddisfazione del cliente, che torna e porta altri clienti. e alcuni dei prodotti di detta azienda, mi consentono di proporre una ottima resa con una bassa spesa.
Ultima, e chiudo: non devi credermi sulla parola, non pretendo tanto; spero solo di aver occasione in futuro, di farti ricredere. poi berremo il caffè, e magari ci facciamo anche un paio di birre. []
ciao!
max
tengo a precisare per francesco che non mi conosce, così come per eventuali altri lettori che sanno poco di me, che non mi reputo un guru, un "arrivato", un espertone..nè tantomeno un santo (luigi, te possino...[]).
ciò detto, cercherò di essere il più sintetico possibile (compito arduo...).
Francesco; innanzitutto ti prego.. non chiamarmi sig. Max... [V]
semplicemente Max va benissimo. []
andando nel concreto, capisco perfettamente la tua posizione. anche il sottoscritto subisce tuttora "reazioni cutanee allergiche" di fronte alla scritta "made in china" o made in "PRC". come molti utenti vecchi sanno bene, io riesco ancora a gioire, e a contagiare gli altri con il mio entusiasmo(come un bimbo a cui si regala un giocattolo tanto desiderato), quando riesco a mettere le mani su un Powerplate, piuttosto che un Audio Art, un Autotek Mean o Street Machine, o un PPI Art o PC prima versione, o ancora un Hcca G1 o G2, e così via... di alcuni lustri fa.
Ma dobbiamo anche guardare avanti, e dobbiamo purtroppo rassegnarci nosto malgrado alle strategie commerciali delle aziende da cui attingiamo il prodotto per lavorare e sopravvivere. come ti dicevo, Monacor (che ripeto; non è l'azienda primaria, nel contesto della mia attività; per cui non ho nessun particolare motivo di interesse nell'elogiarla; se lo faccio è solo per onestà intellettuale) è una multinazionale enorme per struttura, personale, know-how (quasi 50 anni di crescita continua); e riesce, a differenza di piccoli importatori che sono costretti a "prendere quello che passa il convento", a farsi produrre su specifica mantendendo prezzi competitivi, visto che ha una trentina di filiali in tutto il mondo (e quindi produce enormi quantità di pezzi per modello). e sono tedeschi... il che non guasta; nel senso che avranno mille difetti, ma professionalmente sono seri, e se un prodotto vale 2, te lo propongono a 2, e non a 12 (come certe autentiche rapine a mano armata tipiche di alcune, per fortuna poche, aziende nostrane).
E'altresì evidente che abbracciando settori vasti come l'audio, il PA, la componentistica in genere e altri settori ancora, e per un'utenza di carattere mondiale, non è pensabile che tutti i prodotti a catalogo possano essere confacenti alle nostre esigenze o ai nostri gusti; occorre quindi (cosa che io faccio tuttora, e di tasca mia) prendersi la briga di studiarsi a fondo il catalogo, sentire i propri interlocutori di fiducia in azienda, individuare i potenziali componenti interessanti, e testarli sulla propria pelle. ad oggi posso dire che su un campione di circa 300 articoli testati, che vanno dai vari tipi di pannelli fonoimpedenti, a vari modelli di cavi, ad altoparlanti di vari diametri e per diversi impieghi, alla componentistica elettrica ed elettronica in genere, un buon 50% non mi ha particolarmente entusiasmato; l'altro 50% lo divido tra discretamente interessante e decisamente interessante; quindi una buona percentuale, se consideriamo che NON è una azienda specializzata automotive.
Capisco anche che tu possa aver avuto esperienze poco esaltanti; non sei certo il primo, non sarai l'ultimo. il 176 per esempio, è un componente non esattamente plug&play in configurazione car; richiede un minimo di studio sul suo utilizzo al di fuori di un contesto home, per farlo rendere bene in auto; mi riferisco quindi sia all'installazione che all'amplificazione , all'accoppiamento con le vie superiori e inferiori, e ad una taratura accurata; ma se impari a conoscerlo e a gestirlo, è in grado di sorprendere; sempre comparandolo con componenti pari costo, non certo con un ML1600 o un Elate, tanto per fare due nomi.
Non perdiamo di vista il fatto che ormai l'estremo oriente (non certo il costoso e avanzato Giappone...) è parte integrante del progetto costruttivo di praticamente tutto quello che di elettronico utilizziamo; foss'anche un operazionale, un chip, una pcb, un connettore, un centratore, una batteria di componenti reattivi.. è difficilissimo, e solo a fronte di costi davvero esorbitanti, poter avere prodotti audio-video che non hanno nulla di cinese o taiwanese, malese, thailandese,indiano, koreano o di singapore a bordo. e di esempi anche eclatanti ne potremmo fare a bizzeffe (e sai certo a quali marchi e prodotti io mi riferisca), ma meglio non dare adito ad ulteriori moti di piazza.
infine una precisazione sul perchè molti utenti di questo forum, a differenza di altrove, siano soddisfatti del prodotto monacor con il quale hanno avuto a che fare;
- si sono avvalsi del fatto che io abbia agito da beta-tester, quindi sapendo in anticipo se il prodotto poteva riscontrare le loro esigenze di massima o meno, evitando quindi di acquistare allo sbaraglio, e potendo anche risparmiare qualche soldo rispetto ad altro;
- si sono anche psicologicamente bendisposti per il fatto che hanno usufruito delle mie esperienze con i prodotti proposti-venduti, che li hanno messi in condizione di non tribolare troppo per farli suonare decentemente.
considera che avrei potuto proporre-vendere ben altro, vista la abbondante disponibilità di marchi con cui collaboro; e probabilmente (anzi, sicuramente) con una fatica minore, e un ritorno economico più allettante; ma fondamentalmente a me interessa la soddisfazione del cliente, che torna e porta altri clienti. e alcuni dei prodotti di detta azienda, mi consentono di proporre una ottima resa con una bassa spesa.
Ultima, e chiudo: non devi credermi sulla parola, non pretendo tanto; spero solo di aver occasione in futuro, di farti ricredere. poi berremo il caffè, e magari ci facciamo anche un paio di birre. []
ciao!
max