<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">mircocatta ha scritto:
<br />l'accordo di una cassa è la frequenza in cui il cono praticamente smette di muoversi e a "suonare" è solo il reflex, ad di sopra di questa frequenza il suono del reflex si somma a quella della faccia superiore del AP (poco prima dell'accordo quindi si ha il massimo in termini di DB), al di sotto della frequenza di accordo invece si sottraggono, e questo comporta (più si scende di frequenza) alla diminuzione del suono e a movimenti esagerati del cono stesso, rischiando di rompersi
come capire a che frequenza è accordato il proprio sub? un metodo semplice e abbastanza preciso è:
-creare una traccia audio che parte da 80hz e arriva a 20 hz (con passi di 5hz)
-eseguire tale traccia a volume normale, da riuscire a muovere il cono
-osservare il cono, inizialmente il cono si muoverà, piano piano si muoverà sempre meno, fino quasi a fermarsi(usare un dito per sentire quando vibra meno) poi, conintuando a scendere di frequenza, il cono ricomincerà a muoversi, sempre di più
la frequenza in cui il cono appare più fermo possibile è più o meno la frequenza di accordo
in ambito spl, a che frequenza si accorda una cassa?
appena sotto alla frequenza di accordo della macchina
in uso normale, perchè si cerca di far accordare la cassa il più basso possibile?
perchè appunto, al di sopra della frequenza di accordo, i suoni si sommano, al di sotto, si sottraggono.. senza contare che più è basso l'accordo e più si "evita", con frequenze ultrabasse (provare "bass i love you") di far fare escursioni deleterie al cono (risolvibile anche con un filtro subsonico)
sono un neofita ma penso che almeno questo sono riuscito a capirlo [
] oppure ho scritto delle cazzate [
]
</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">quindi, viceversa, posso allugare o ridurre il tubo per portare la cassa alla frequenza di accordo che desidero io, ho capito bene?